Pellegrino flop, Scardoni quinta 

Le sprint in tecnica classica. A Lago di Tesero delude il vicecampione olimpico, eliminato già ai quarti di finale nella gara vinta dal nuovo leader Klaebo davanti ai russi. La veronese in finale coglie il miglior risultato della carriera: prima la slovena Lampic, sempre in testa la Johaug 


MAURIZIO DI GIANGIACOMO


Tesero. Tutti aspettavano Federico Pellegrino, nelle sprint in tecnica classica di Lago di Tesero. E invece sul podio della seconda tappa fiemmese del Tour de Ski per poco non è salita la sorpresona azzurra Lucia Scardoni, quinta (miglior risultato della carriera) nella finale vinta dalla slovena Anamarija Lampic davanti alla norvegese Astrid Jacobsen ed alla statunitense Jessica Diggins, con la leadership nella corsa a tappe, alla vigilia della Final Climb del Cermis, che è rimasta per soli 3 secondi nelle mani dell’altra norvegese Therese Johaug.

Delusione Pellegrino

Un piazzamento, quello della 28enne finanziera di Bosco Chiesanuova, che non può costituire consolazione sufficiente per la delusione dell’eliminazione già ai quarti di finale del vicecampione olimpico valdostano. Secondo solo al velocissimo Johannes Klaebo (ma per ben 6 secondi...) al termine delle qualificazioni, il poliziotto di Nus è stato superato dallo stesso campionissimo norvegese e dal russo Spitsov, sul quale – vuoi per la sottovalutazione dell’avversario, vuoi per materiali non velocissimi – non è riuscito a rimontare, chiudendo al 13esimo posto.

«Un gran peccato perché era l’occasione giusta per ottenere un risultato importante davanti al pubblico italiano – ha detto il 29enne delle Fiamme Oro – Lo scorso anno a Cogne mi ero esaltato, oggi volevo fare lo stesso ma non è andata bene. Le sprint sono così, non ci vuole nulla a rimanere fuori, e Spitsov di certo non vale più di me nelle sprint. L’arrivo in velocità preceduto da una salita in cui fatichi ad andare davanti è duro. E se sei dietro senza avere degli sci abbastanza veloci non riesci a sorpassare. Peccato perché è stato un bel Tour de Ski anche se non sono riuscito ad esprimermi al massimo. Il dato importante è che la condizione è buona. Adesso avanti con Dresda», ha concluso, lasciando chiaramente intendere che oggi non prenderà parte all’ultima tappa.

In finale Klaebo ha battuto i russi Ustiugov e Bolshunov, al quale ha soffiato per un solo secondo la leadership nella classifica generale del Tour: oggi sul Cermis saranno scintille. Non avevano superato le qualificazioni il trentino Giandomenico Salvadori (comunque il miglior azzurro in classifica, 26esimo) e Mikael Abram, come Pellegrino sono stati eliminati ai quarti di finale – ma senza sfigurare – l’altoatesino Stefan Zelger (16esimo) e Maicol Rastelli (21esimo).

Le parole della Scardoni

Come Pellegrino seconda nelle qualificazioni, Lucia Scardoni è riuscita – a differenza del valdostano – a raggiungere la finale, lontana da Lampic, Jacobsen e Diggins ma comunque capace di cogliere, con il quinto posto, il miglior risultato della carriera in Coppa del mondo. 24esima Elisa Brocard, non si era qualificata Anna Comarella, che è comunque la migliore delle azzurre (22esima) nella classifica generale del Tour de Ski.

«C’è un po’ di rammarico dopo la finale perché avrei potuto cambiare binario e giocarmi meglio le mie chance nel rettilineo conclusivo – ha detto la 28enne della provincia di Verona – però direi che va benissimo così. È un’ottima iniezione di fiducia per il futuro, è bello far vedere che ci siamo anche noi. Da tanto un’italiana non raggiungeva una finale, soprattutto in tecnica classica».

Oggi il gran finale sulle terribili rampe del Cermis.

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