la decisione del campione belga 

Paulissen: «A fine stagione appendo le ruote grasse al chiodo»

ALA. L’arte di vincere non è per tutti. Roel Paulissen è uno di quelli che nella mtb ha vinto tanto, compresi due mondiali marathon. Ma ieri nelle interviste post gara gli è scappato... “Tra quattro...



ALA. L’arte di vincere non è per tutti. Roel Paulissen è uno di quelli che nella mtb ha vinto tanto, compresi due mondiali marathon. Ma ieri nelle interviste post gara gli è scappato... “Tra quattro mesi smetto”… che ha lasciato sbigottiti. Il belga ha cominciato a gareggiare nel 1993, tre anni dopo era già campione nazionale. E proprio nel ’96 è diventato professionista, nel 2002 la prima gara in Alto Adige, la Cdm di Sarentino, poi è sbocciato un amore, in tutti i sensi. Per Roel la bella gente italiana, il buon cibo, lo splendido vino, i percorsi eccezionali per la mtb, sono stati un richiamo forte e la sua vita è rinata ad Anterselva.

Poi l’amicizia con Hannes Pallhuber, un negozio ed un team messo su assieme. Il loro team, il Cannondale RH Racing, guarda alle gare marathon e attualmente con Paulissen, Longa, Schweiggl ed i fratelli Crisi punta a risultati prestigiosi. Trentino MTB è uno dei punti fissi della stagione, come negli anni passati.

«Si ho deciso, dopo il mondiale marathon di settembre chiuderò la mia carriera. Intanto continuo ad allenarmi tutti i giorni ad Anterselva, tutte le mattine una media di 3 ore. Poi il pomeriggio lo passo in negozio con Hannes. Con lui mi sono allenato giornalmente per 15 anni. È ora che mi dedichi alla famiglia, al team, al negozio ed anche un po’ a me stesso. Continuerò a vivere ad Anterselva, qui in Italia c’è tanta passione per la mtb, non è facile trovare questi ambienti all’estero». Pallhuber sorride: «Stiamo lavorando tanto e bene. Il negozio funziona e dobbiamo dedicare molte energie. Anche il team va bene, ora vedremo che fare in futuro. Ci piacerebbe trovare altri top rider come Roel, ma anche sostenere alcuni giovani altoatesini. Tutto dipende dalla Cannondale e dagli sponsor. Il nostro è un piccolo team, ma il budget per una annata è sempre consistente. Fortunatamente ci sono eventi come Trentino MTB che ci danno grande visibilità, ci sono dei professionisti che sviluppano bene la comunicazione e portano la mtb in tv. Se tutti gli eventi fossero così, per noi sarebbe più facile gestire team ed atleti». Poi il discorso con Roel e Hannes scivola sul futuro. «Non è facile guardare la futuro – ci dicono in coro -, ora tutti vogliono la bici elettrica, per quanto ci riguarda un buon 80% ora richiede la e-bike, c’è poca voglia di far fatica ed i giovani sono sempre meno». Ma per chi ha voglia di bike, ad Anterselva c’è sempre l’autentica mecca dell’off road.















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