Ciclismo

Pace fatta tra Checco e Saronni alla Moserissima

Bici d'epoca e campioni dei bei tempi protagonisti sabato mattina, alla vigilia della Charly Gaul



TRENTO. È servita “La Moserissima” perché il calumet della pace venisse condiviso fra Francesco Moser e Giuseppe Saronni. Una rivalità “leggendaria”, come gli eventi messi in mostra questo weekend in Trentino dall’organizzazione dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale.

Oltre ai due eterni sfidanti (qualche frecciatina non è mancata nemmeno questa volta) e alla famiglia Moser al gran completo, all’appuntamento odierno del Giro d’Italia d’epoca erano presenti tanti volti che hanno fatto la storia del ciclismo nostrano, quali Renato Laghi, Simone Fraccaro, Palmiro Masciarelli, Filippo Pozzato, Imerio Lucchini, Imerio Massignan, Roberto Poggiali, Claudio Torelli, Luciano Armani, Stefano Giuliani ed un Marino Basso come sempre in splendida forma sulla sua Bianchi degli anni ’70, in tanti ovviamente a cimentarsi con il percorso “lungo” di 94 km e 943 metri di dislivello con partenza ed arrivo in piazza Duomo a Trento, con qualcuno dubbioso, visto il gran caldo, se svoltare per il “corto” di 57 km e 590 metri di dislivello.

Dalla mano tesa di Francesco Moser ad inizio gara: “le gare sono finite, non ci sono più frizioni”, alle simpatiche provocazioni di Beppe Saronni: “allora, quando si comincia a far sul serio?”, sino alle fantomatiche storie di qualche atleta “minore” che vantava incredibili duelli spalla a spalla con Gimondi o “cuore matto” Bitossi, per non parlare di un corridore vicentino vestito di un maglione a maniche lunghe decisamente più adatto alla Siberia che all’afa estiva di questi giorni in Trentino, osservando comunque il diktat della manifestazione che prevede di rispettare le caratteristiche principali del ciclismo d’epoca, quindi maglie di lana, caschi in cuoio, puntapiedi e cinghiette, pantaloncini d’un tempo, e biciclette fabbricate rigorosamente prima del 1987. L’atmosfera gioviale regnava fra i concorrenti, “aiutati” anche dai ristori alle cantine trentine lungo i percorsi. Ma sul fatto che l’ascia di guerra fra “lo sceriffo” ed “il bimbo” sia stata sotterrata del tutto non metteremmo l’ultima parola…

Domenica il weekend ciclistico trentino si concluderà con la dodicesima edizione de “La Leggendaria Charly Gaul”, in diretta Rai Sport a partire dalle ore 9.30.













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