Oss e Trentin, proprio due tipi da Fiandre
I due professionisti valsuganotti domenica saranno al via della classica monumento
TRENTO. Daniel Oss e Matteo Trentin pedalano forte verso il Giro delle Fiandre, dove sono attesi protagonisti nella domenica di Pasqua (diretta su Raisport 1 e Raitre a partire dalle 14). Le recenti performance offerte dai due corridori valsuganotti permettono di pensare in grande, con Trentin sul podio alla Harelbeke e Oss due volte piazzato, decimo alla Harelbeke e ottavo domenica scorsa alla Gand-Wevelgem, senza dimenticare il coraggioso attacco nelle fasi finali della Milano-Sanremo.
Già alla vigilia delle prime grandi corse di stagione, Oss aveva svelato quale sarebbe stata la sua tattica. Attaccare, divertirsi e far divertire. Per quanto visto finora, la strada imboccata dal passistone perginese (torbolano d’adozione) sembra essere quella giusta. «Quest’anno sono partito molto bene – spiega Oss dal Belgio -. Godo di un’ottima condizione fisica, le sensazioni sono altrettanto buone. Cosa manca? Il risultato. Ora ci sono due corse che mi stanno particolarmente a cuore e che mi piacciono, “Fiandre” e “Roubaix”. La concorrenza e il livello sono altissimi, ma si tratta di trovare la giornata giusta. Sono determinato e pronto a dare battaglia». Oss ha destato un’ottima impressione finora e anche domenica, alla Gand-Wevelgem, è entrato nella fuga che ha deciso la gara, poi vinta da uno straordinario Luca Paolini. «In una sola gara, Paolini con il suo modo di interpretare e fare la corsa mi ha fatto fare cinque passi avanti in un colpo solo. Non ho mai visto e vissuto una giornata pericolosa come quella di domenica scorsa – continua Daniel –. In una gara con soli 800 metri di dislivello distribuiti sui 240 chilometri di gara, abbiamo fatto prestazioni da “tapponi”. Una cosa indescrivibile. Non posso che essere contento della mia prestazione, ma non nego di essere un po’ deluso. Me ne faccio poco delle prestazioni e dei piazzamenti: vorrei concretizzare con un risultato».
Chissà che non possa arrivare domenica, dove punterà al bersaglio grosso anche Trentin, terzo alla Harelbeke dietro al vincitore Geraint Thomas (Team Sky) e al compagno di squadra Zdenek Stybar. «Stybar era davanti e abbiamo perciò aspettato l’ultimo chilometro per organizzare la volata – racconta Trentin, tornando sulla corsa di sette giorni fa –. Grazie al lavoro dei miei compagni, sono riuscito a battere un avversario forte come Alexander Kristoff. Se è vero che andavo in cerca di indicazioni sul mio stato forma, quel podio ha rappresentato un segnale importante. Tra l'altro, si è trattato del mio primo podio in Belgio e questo dimostra che posso provare a essere protagonista nelle prossime grandi Classiche del Nord». A partire dal Giro delle Fiandre. «Il Fiandre è una corsa che mi piace particolarmente e come squadra abbiamo più di una carta da giocare – aggiunge Trentin -. Io spero di riuscire a giocare al meglio le mie, in una corsa difficile, perché qui al Nord ogni metro di gara, ogni pietra, ogni stradina può nascondere un'insidia e una possibilità. Devi essere sempre presente, non sono ammesse distrazioni».