Moreno Moser vince il Laigueglia
Ciclismo, impresa del giovane nipote del campionissimo Francesco
TRENTO. Si è aperto nel segno di un nome d'arte, Moser, il 2012 del ciclismo: al primo Trofeo Laigueglia della sua vita Moreno Moser, 22 anni, nipote di zio Francesco, ha vinto la classica gara d'apertura della stagione professionistica. Il trentino, 22 anni, che corre per la Liquigas, si è imposto in volata, alzando le braccia al cielo, davanti al colombiano Miguel Rubiano Chavez (Androni-Venezuela) e a Matteo Montaguti (Ag2rLaMondiale).
Il trofeo della Baia del Sole, su un percorso di 196 chilometri, si è giocato tutto negli ultimi mille metri in una volata spettacolare alla fine della discesa di Capo Mele, un tuffo mozzafiato di un chilometro lungo la costa. Il gruppo ci era arrivato dopo una gara caratterizzata da una fuga importante, iniziata al chilometro 19 con l'allungo di Ermeti (Androni) e Balloni (Farnese), ai quali si sono aggiunti Osoriuo (Colombia), Dodi (Team Idea) e Garofalo (Nippo). La loro fuga, però, è rientrata a circa 40 chilometri dall'arrivo.
Alla vigilia tutti gli occhi erano puntati su Ivan Basso, Damiano Cunego, Stefano Garzelli. Ma per i big questa 49/a edizione del Laigueglia è stata più che altro un allenamento impegnativo, in vista della Milano-Sanremo. Tra i 190 partecipanti, i favoriti erano considerati Daniele Pietropolli, vincitore l'anno scorso, e Francesco Ginanni, che cercava il tris. Al termine di una gara nervosa, terminata in 4h58' a una media di 39,531 km/h, il gruppo si è però ritrovato a gestire compatto gli ultimi chilometri.
Così il Laigueglia è stato cosa per velocisti. Non senza sorpresa l'ha spuntata Moreno Moser, debuttante passato tra i professionisti solo due mesi fa. In volata il "nipote d'arte" ha bruciato tutti mostrando qualità, grinta e nessun senso di sudditanza.
"E' stata un'emozione grandissima. Ho capito che era la giornata giusta. Ho provato l'allungo ed è andata bene", ha detto subito dopo l'arrivo. Prima del via, un camion coinvolto in un incidente stradale aveva perso gasolio proprio sotto lo striscione della partenza e aveva fatto ritardare di alcuni minuti l'inizio della corsa.