Luca Dallavalle è campione del mondo sprint
Il solandro riscatta l'amaro argento della Middle con una medaglia d'oro insperata
LIBEREC (REPUBBLICA CECA). Un urlo liberatorio subito dopo l’arrivo dell’ultimo concorrente scaccia tutta la sfortuna del giorno precedente e incorona Luca Dallavalle campione del mondo sprint di mtb-orienteering.
«Una sorpresa per tutti quella di oggi – la prima spiegazione di Giuseppe Simoni, responsabile del settore Mtb-O – visto che le nostre prove sono soprattutto quelle sulle lunghe distanze. Crediamo però che ci sia una giustizia e dopo la grandissima sfortuna di ieri ci siamo riscattati alla grande».
Significativo il fatto che il presidente della Federazione Internazionale, Brian Porteous, sia andato di persona dal team italiano per portare i suoi complimenti. Il pubblico ha preso in grande simpatia il trentino, eroe generoso di quest'edizione dei Mondiali di Repubblica Ceca dopo l’oro della Middle sfumato per una foratura. Una prova maiuscola quella di Dallavalle, in pratica quasi sempre in testa. Anche gli avversari hanno reso onore all’azzurro con numerose dimostrazioni di stima a partire dall’amico fraterno, il russo Ruslan Gritsan.
La gara ha avuto un inizio scorrevole in un’ansa del fiume. Dopo il quarto punto si è entrati subito nel vivo con una ripida salita nella quale è stato fondamentale spingere al massimo su sentieri spesso anche sconnessi. Dallavalle ha avuto la prontezza di affrontare la salita al meglio. Al quinto punto di controllo, primo intermedio, il solandro è passato in quarta posizione.
La minaccia più importante veniva dall’esperto danese Allan Jensen, passato all’intermedio con 15 secondi di vantaggio. L’azzurro ha recuperato parte del distacco già nelle ultime due tratte di foresta e all’uscita dalla prima zona di bosco ha cominciato a spingere molto forte prediligendo di andare all’ottavo punto, una scelta larga da percorrere per l’80% su asfalto. Incredibile invece la scelta di Jensen, che a giudicare dalla traccia gps sembra essere andato dritto dal punto 8 al punto 12.
Lasciati alle spalle Pospisek e Beill, evitata la minaccia di Jensen che di fatto con quella scelta di percorso errata ha pregiudicato tutte le sue chances (sarà 36esimo alla fine), il pericolo maggiore è arrivato dal ceco Vojtech Stransky. Dai 13 secondi di distacco al primo intermedio, ha prima limato il distacco ad 11 secondi e poi ad 8 secondi. A tre quarti del percorso, però, Dallavalle ha ancora avuto margine per spingere sui pedali e guadagnare fino a 22 secondi di vantaggio sul rivale: le scelte di percorso identiche percorse dai due contendenti da quel momento in poi, hanno consentito al ceco di limitare a soli 4 secondi il distacco finale.