VOLLEY

Lollo e la sua Ankara: «Qui c'è una guerra ma fare sport si può»

Il "nostro" Bernardi racconta cosa vuol dire allenare una squadra turca (l'Halkbank) tra attentati e direttive Usa


Nicola Baldo


TRENTO. Negli occhi di tutti, da mercoledì sera, ci sono le immagini che arrivano da Ankara. Decine di morti, oltre sessanta feriti e una nuova ferita aperta nel cuore della civiltà. Noi, all’ombra del Bondone, queste immagini le vediamo in tv o sui siti internet, ma c’è un trentino che ormai da tempo ad Ankara vive e per il quale quelle immagini sono, tristemente, davanti agli occhi ogni giorno.

Lorenzo Bernardi, il “Mister Secolo” di schiacciate e bagher, è alla seconda stagione da allenatore dell’Halkbank Ankara, squadra che proprio mercoledì ha superato 3-0 la Dhl Modena in Champions League in un palasport che è non molto lontano dal luogo dell’esplosione. «Vivendo qui – commenta il miglior giocatore del Ventesimo secolo di volley – il punto è essere sempre pronti al fatto che possa accadere qualcosa del genere. Questa mattina (ieri, ndr) ad esempio c’è stato un altro attentato ad un convoglio militare, non ad Ankara ma in un’altra città della Turchia. Il fatto che in questo paese sia in corso una guerra è palese, per noi chiaramente non è piacevole questa situazione ma allo stesso modo non è semplice nemmeno per le nostre famiglie che stanno in Italia, Polonia o Bulgaria e che vivono spesso in grande apprensione per noi».

Bernardi racconta che l'esplosione ha fatto tremare le case a 6 km di distanza

Quella di mercoledì, dopo l’attentato, è stata una serata surreale per lei?
Molto ma come per me per tutti. Siamo coscienti che qualcosa di brutto potrebbe accadere in ogni momento e timori, ovviamente, ne abbiamo. Anche lo scorso novembre ci fu un altro grave attentato ad Ankara. Dopo quello di mercoledì hanno vietato l’uso dei social network e siamo tutti rimasti nei nostri appartamenti. Per fortuna siamo tutti riusciti ad avvisare le nostre famiglie che stavamo bene. Pensi che io ero passato in quella strada dove c’è stato l’attentato sia domenica sia martedì sera, 24 ore prima dell’esplosione, perché lì vicino c’è un ristorante italiano.

Com’è la quotidianità in una città come Ankara?
Si vive in un continuo stato di allerta, noi sappiamo che ci sono alcuni luoghi dove è meglio non andare o orari da evitare. Chiaro che rispetto a vivere a Trento o Treviso è tutta un’altra vita, la sicurezza qui arriva fino ad un certo punto.

Come si può controllare tutte le auto in una città di 8 milioni di abitanti? Oppure controllare tutte le persone che entrano in uno stadio o in un palazzetto o semplicemente al mercato?
È impossibile. I servizi segreti hanno sventato diversi attentati in questi mesi, noi cerchiamo di attenerci alle direttive che ci sono state date delle Ambasciate italiana ed americana. Ci hanno detto di restare lontani da zone e obiettivi sensibili come stazioni di polizia o manifestazioni ma dobbiamo stare molto attenti anche solo ad andare in ristoranti o pub affollati o in centri commerciali.

Ankara il giorno dopo questo attentato che città è?
Una città così grande, con 8 milioni di abitanti, ha ricominciato subito a vivere, a riprendere la propria quotidianità. Anche se la ferita dell’attentato è stata profonda: a causa dell’esplosione sono vibrati i muri delle case a 6 chilometri di distanza dal luogo dello scoppio.

Sicuramente sperava in un’altra serata per festeggiare la vittoria su Modena.
La Dhl era svuotata dopo le fatiche della Coppa Italia, ci sta, è normale. Noi invece abbiamo disputato la nostra miglior partita stagionale, la prima nella quale avevo a disposizione l’intera rosa. Ma questo 3-0 non cambia niente. Modena resta la favorita ed è una squadra che nel match di ritorno potrà tranquillamente rovesciare il risultato di mercoledì.

Della Trentino Volley di questa stagione che impressione ha?
Molto, molto, buona. E' una squadra che può lottare fino in fondo. Modena e Civitanova hanno forse una marcia in più ma la squadra di Stoytchev è sempre un bruttissimo cliente, ancor di più se per i playoff dovesse tornare Kaziyski. A quel punto le chance della squadra di Stoytchev crescerebbero ulteriormente. Il mercato per i playoff potrebbe variare quelli che sono stati finora i rapporti di forza visti in campo durante la regular season, bisognerà vedere nei prossimi giorni se Modena, Trento o Perugia si rafforzeranno ulteriormente o meno. 













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