L'INTERVISTA franco bragagna RAI SPORT 

«La Marcialonga su Sky è una scelta sbagliata» 

Domani la granfondo di Fiemme e Fassa. Lo storico telecronista: «Come il Giro d’Italia,  Marcialonga e Rai sono una cosa sola: non ci si abbona alla pay tv per vedere lo sci di fondo»


MAURIZIO DI GIANGIACOMO


Franco Bragagna, storico telecronista Rai, la Marcialonga su Sky Sport è una scelta sbagliata?

Sì, perché ci sono della manifestazioni sportive, come appunto la Marcialonga e il Giro d’Italia, che nella loro declinazione televisiva sono della Rai. Sono critico su tante cose che facciamo, ma la Marcialona e la Rai, come il Giro d’Italia e la Rai, sono una cosa sola. Quella del presidente Angelo Corradini è una scelta frutto di un ragionamento sbagliato. Intendiamoci, loro lavorano anche meglio di noi, ma chi ti vede su Sky? Sky non è gratis, l’abbonato medio di Sky fa l’abbonamento per il calcio e un po’ per la Formula Uno ed il Motomondiale, non lo fa per la Marcialonga; e chi ha l’abbonamento, non si aspetta di trovare su Sky la Marcialonga. Mi chiedo: il Trentino sarà contento di essere visto da così poche persone? Al posto di Corradini, avrei fatto qualcosa anche su una pay tv, ma la telecronaca – che peraltro non è nemmeno così appassionante, fino alla Cascata – l’avrei lasciata sulla Rai.

Secondo lei, c’è veramente un problema di visibilità legato al predominio dello sci alpino, o c’è dietro qualcos’altro?

Non le posso rispondere, ma temo che ci sia in ballo un contratto triennale. Spero di no e lo dico anche per il bene della Marcialonga.

Mettendoci nei panni della Rai, il disinteresse potrebbe essere motivato dallo strapotere scandinavo. È colpa dei norvegesi?

No, anzi, mi piacerebbe che in Rai ci fosse qualcuno che facesse ragionamenti di questo genere. Detto questo, la scelta della Marcialonga di aggregarsi a Visma Ski Classics è corretta, perché è un bel “treno”, ma a me non piace che tutte queste gare siano in tecnica classica. Secondo me il circuito dovrebbe tornare in mano alla Fis, con qualche gara in tecnica classica e qualche altra in tecnica libera. Ma gli scandinavi fanno bene: con le corone norvegesi, quando scavalcano le Alpi, vengono qui a divertirsi. Il problema, per la Marcialonga, è che ha perso un po’ la penetrazione nel mondo dello sci di fondo italiano, che sta perdendo colpi anche a causa delle scelte degli organizzatori trentini: non fanno proselitismo in Italia perché non gli interessa.

Dario Cologna ha una chance di vincere?

La avrebbe, se si fosse preparato sulla Cascata. Secondo me non ne ha ma io tifo per lui, perché è un ragazzo che mi è sempre piaciuto. Ha preso questa stagione un po’ così, la Coppa del mondo non gli interessa molto e questo dovrebbe essere un campanello d’allarme per la Fis: senza Mondiali e Olimpiadi, per lo sci di fondo e le altre discipline minori è un po’ una stagione di Serie A2. I grandi fondisti si scelgono gli obiettivi, come la 50 di Holmenkollen. Il fatto che Cologna abbia scelto la Marcialonga è un dato importante per gli organizzatori trentini.

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