La Marcialonga ha rinunciato alla Supersprint del venerdì
La granfondo di domenica. Gli organizzatori annunciano alla partenza anche il campione norvegese Roethe, ma salta la gara di viale Mendini. Intanto Marco Melandri scalda il “motore”
Trento. Oggi alle 11, nella sede di Cassa Centrale Banca, a Trento, la presentazione della 47esima edizione della Marcialonga. Ma già ieri è stata giornata di grandi notizie, per la granfondo di Fiemme e Fassa. Notizie buone, come quella dell’iscrizione di un altro campione come il norvegese Sjur Roethe, che va a fare compagnia all’ex compagno di Nazionale Petter Northug ed allo svizzero Dario Cologna. E notizie molto meno buone, come quella della rinuncia alla Supersprint, originariamente in programma per venerdì, sul rettilineo d’arrivo di viale Mendini, a Cavalese.
C’è anche Roethe
Roethe ha da poco calcato la pista Olimpia III dell’Alpe Cermis al Tour de Ski, classificandosi secondo. Contando anche i titolati Alexander Legkov ed Evgenj Dementiev del Team Futura, Alexander Panzhinskij e Justyna Kowalczyk del Team Robinson Trentino, la speranza è che possano essere scintille, con le classifiche Visma Ski Classics completamente cambiate dopo l’ultima tappa e ora comandate dai norvegesi Astrid Slind e Stian Hoelgaard, che soffiano la prima posizione ai rivali svedesi Britta Johansson Norgren ed Emil Persson. L’altro norvegese Tord Asle Gjerdalen è giunto secondo in Svizzera e punta a vincere la quarta Marcialonga.
La rinuncia alla Supersprint
Assieme allo storico passaggio dalle reti Rai a quelle di Sky, a pagamento, la Supersprint era la principale novità della 47esima edizione. Novità assoluta, anche perché non si sarebbe trattato di una tradizionale sprint, come quelle di Zorzi e Pellegrino, tanto per intenderci, ma di una gara ad eliminazione diretta su un tracciato di appena 100 metri, sulla falsariga di quanto accade nello skiroll, che sarebbe stata organizzata nell’ambito del circuito World Sprint Series venerdì 24 gennaio. Sarebbe, perché non ci sarà. «È saltata perché non si sono create le condizioni ottimali – ci ha confermato il presidente della Marcialonga, Angelo Corradini – Noi riteniamo di avere una reputazione, temevamo di “mangiarci” il credito che abbiamo. La preoccupazione era legata alla scarsa collaborazione dell’agenzia organizzatrice, soprattutto per quanto concerne la qualità della produzione televisiva. Rinunciamo con dispiacere, perché l’interesse c’era e l’idea è bella, ci riproveremo l’anno prossimo».
Si allena Melandri
Nel 2001 aveva preso parte alla Marcialonga l’ex campione della 125 Roberto Locatelli. Quest’anno tocca a Marco Melandri, trentino d’adozione dopo aver lasciato il grande “circo” del MotoMondiale. Residente a Carisolo, il ravennate si sta allendando sulle piste di Passo Campo Carlo Magno: nei suoi programmi c’è infatti il percorso completo di 70 chilometri. «Da marzo in poi tornerò in pista, ma con le gare ho chiuso, dovevo staccare la spina – ha detto Melandri – Il vero avversario sarò io contro me stesso e quando le braccia mi abbandoneranno sarà la mente a condurmi al traguardo».
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