La Bitumcalor prova lo «Spaccanapoli»

Basket: stasera al PalaTrento (ore 20.20) gara 2 di semifinale e per i trentini contro i partenopei è la gara mito


di Daniele Peretti


TRENTO. Spaccanapoli. Dovrà essere questa la filosofia con la quale il Bitumcalor scenderà in campo questa sera (PalaTrento ore 20,20) per gara 2 di semifinale play off. Spaccanapoli, nel senso che bisognerà spaccarne il gioco; in particolar modo spaccare quegli schemi che innescano Musso che logicamente non è l'unico giocatore da temere del roster partenopeo, però è un notevole punto di forza. Da spaccare anche la forza psicologica di una squadra che arriva a Trento con molta pressione addosso, consapevole che con la sconfitta sarebbe fuori dai giochi. Con la rimonta dell'Aquila in gara 1 ( da meno venti a più cinque), si ha la conferma di come nel basket, nulla sia definitivo. Per questo, se si concretizzerà un buon vantaggio, la Bitumcalor non dovrà rallentare la presa, anzi dovrà sempre giocare all'insegna del non mollare mai. Spaccanapoli, infine, perché dai cocci della partita arriverebbe una finale promozione in LegaDue che sarebbe la pagina più importante della lunga storia dell'Aquila Basket, della quale però, l'epilogo non è ancora scritto.

Coach Buscaglia, ci sono da attendersi dei cambiamenti nel gioco di Napoli? «A questo punto della stagione e con i tempi stretti tra una partita e l'altra, non c'è spazio per delle vere e proprie contromosse. Ci potranno essere degli accorgimenti, questo sì, che abbiamo cercato di prevedere insieme al mio vice Della Godenza. Non mi aspetto delle situazioni del tutto nuove». Se a Napoli a mettere in difficoltà i padroni di casa, è stata la difesa a zona dell'Aquila ecco probabilmente su cosa si sarà lavorato molto al PalaBarbuto. Per il coach partenopeo Bartocci, la sua squadra ha solo pagato la tensione derivante da 21 giorni di inattività. Una ruggine che è costata cara, ma che non condizionerà più gara 2. Napoli è arrivato ieri sera a Trento. Questa mattina sarà per prima, la Bitumcalor a sostenere una seduta di tiri ed a seguire sarà Napoli a provare il parquet del PalaTrento.

Coach, teme una squadra distratta dal pensiero del traguardo LegaDue ? «Lo abbiamo fatto per tutta la stagione e lo continueremo a fare: massima concentrazione solo e solamente sulla partita che si gioca. Lo abbiamo fatto anche a Napoli. Dopo la vittoria abbiamo festeggiato, ma una volta tornati a Trento è stato tutto dimenticato. Adesso dobbiamo solo pensare alla partita di questa sera che potremo vincere giocando unicamente nel modo migliore possibile. E' scontato che daremo l'anima nessuno escluso, ma pensiamo solo a quello».

Dal pubblico che si aspetta ? «Presenze e ancora presenze. Mi piacerebbe giocare di fronte a delle gradinate esaurite e sentire il calore del tifo a sostegno di una squadra, che ha disputato una stagione superlativa. Adesso stiamo perfezionando l'opera, senza porci nessun limite. In città sentiamo che l'attesa c'è, come è cresciuto l'interesse nei confronti della squadra: troviamoci tutti questa sera al PalaTrento per dare una spinta a questi fantastici ragazzi che vogliono realizzare un sogno». Ma lei ci crede alla promozione? «Se siamo arrivati a questo momento fantastico non è per caso. Sono rimaste in gioco le migliori squadre italiane delle quali penso che siamo tra i primi posti per alcuni aspetti. Il primo è che abbiamo poche individualità, ma tanto gioco di squadra». Seraya torida.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano