L’Aquila vola nel nido di Reggio

Reggio emilia. Il PalaBigi si conferma per il terzo anno consecutivo terreno di conquista della Dolomiti Energia Trentino, che ieri ha espugnato nuovamente quello che fino a qualche stagione fa era...


Federico Fuiano


Reggio emilia. Il PalaBigi si conferma per il terzo anno consecutivo terreno di conquista della Dolomiti Energia Trentino, che ieri ha espugnato nuovamente quello che fino a qualche stagione fa era uno dei campi più complicati da violare per la compagine trentina (80-84). I bianconeri hanno fornito l’ennesima prova di forza all’interno del loro girone di ritorno, mettendo in campo tutte le loro qualità difensive e muovendo alla grande il pallone in attacco: la Dolomiti Energia ha dato così seguito al successo ottenuto contro Torino, portando a casa i due punti e compiendo un ulteriore passo in avanti nella rincorsa ai playoff. Dal canto suo, la Grissin Bon ha invece incassato la sua prima sconfitta dopo il cambio di allenatore, rimanendo così pericolosamente nei bassifondi della classifica.

Usa decisivi

Decisive sono state le prove di Marble (25 punti) e Hogue, mentre ai padroni di casa non è bastato Johnson-Odom (22).

Partenza lansciata

Al via Buscaglia non mischia le carte e decide di iniziare con Craft, Marble, Gomes, Pascolo e Hogue, mentre Pillastrini schiera Dixon, Allen, De Vico, Aguilar e Cervi. La formazione ospite mette le cose in chiaro sin dai primi possessi con le iniziative di Marble e Hogue, che fanno quello che vogliono vicino al ferro e segnano i canestri che valgono il 2-9 su cui Pillastrini decide di chiamare timeout. Reggio Emilia però non si scompone e continua a muovere con ordine il pallone: la reazione dei padroni di casa, firmata da Dixon e Aguilar, vale il primo vantaggio per Reggio, che mette la testa avanti con le triple del lungo spagnolo (13-11). Hogue però è implacabile e permette all’Aquila di chiudere il primo periodo in vantaggio (16-22 al 10’).

Reggio reagisce

In apertura di secondo quarto Reggio Emilia prova a riavvicinarsi grazie ai suoi esterni e tocca allora a Beto, Jovanovic e Forray realizzare i punti che consentono alla formazione trentina di toccare la doppia cifra di margine (25-35 al 15’). Johnson-Odom prova a scuotere i biancorossi prima dell’intervallo, ma Trento ne ha di più e arriva alla pausa lunga con un comodo vantaggio (35-44 al 20’).

Sale in cattedra Marble

Alla ripresa delle operazioni Marble e Hogue replicano prontamente a ogni tentativo di riavvicinamento di Cervi e Dixon, tenendo a distanza di sicurezza la squadra reggiana (48-57 al 26’). I padroni di casa però non ci stanno e grazie alle invenzioni del solito Johnson-Odom arrivano all’ultima pausa sotto di sole quattro lunghezze (59-63 al 30’).

Le speranze di Reggio però terminano praticamente qui, visto che la premiata ditta Hogue- Marble indirizza definitivamente l’incontro infilando a ripetizione la retina dei padroni di casa. Johnson-Odom è l’ultimo ad alzare bandiera bianca tra i biancorossi, ma non basta, visto che Craft mette il canestro della staffa.

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