Il Mezzo affonda, sconfitto ad Alghero
Per i rotaliani un punto in cinque partite
ALGHERO. Una partita difficile. Alghero e Mezzocorona si sono date battaglia senza risparmiarsi, ma alla fine sono i rotaliani ad avere la peggio. Per la prima volta negli ultimi tre mesi senza Panizza in campo dal primo minuto, il Mezzocorona non riesce, una volta che sia una, a inquadrare lo specchio della porta e a preoccupare il portiere avversario Aresti (che infatti chiude con un significativo sv in pagella).
Così, dopo aver rivisto la luce grazie al punto con il Legnano, i ragazzi di Gabetta rimediano un 2-0 che fa male nei numeri, anche se è tutto sommato sopportabile nella sostanza, considerata una prima frazione di gara giocata ad armi pari.
Resta però una sterilità in attacco impressionante, una mancanza di concretezza che, considerate le statistiche, potrebbe diventare un serio problema, un brutto nuvolone sul cielo primaverile dei trentini. D’altro canto, almeno nel primo tempo tenere testa ai sardi non è stato difficile. Con la difesa ben organizzata nei movimenti e protetta ulteriormente da Tarantino, i gialloverdi hanno saputo controllare le iniziative, a loro volta non proprio irresistibili, dei padroni di casa e, di conseguenza, il cuore del gioco è ristagnato a centrocampo, senza trovare, su un fronte e sull’altro, vie di fuga per innescare i rispettivi reparti d’attacco. Senza Flavi e De Cesare, a centrocampo Gabetta è stato costretto a proporre un trio con Furlan e Ferretti larghi e Donati in mediana, con Capodaglio pronto a imbeccare l’unica punta Galli.
Assenza di peso pure nelle file dei sardi guidati da mister Corda: non c’è la bocca di fuoco Cocco e deve prendere posto in tribuna lo squalificato Manzini. Il mister dell’Alghero disegna quindi un 4-4-2 caratterizzato in avanti dalla fantasia di Cau e dalla possanza fisica di Dal Bosco. La partita fatica a carburare. Gli spazi sono intasati e le fonti del gioco sono bloccate. Galli viene facilmente tarpato dal duo Borghese-Sentinelli, Ferretti è bloccato da Storai, mentre Furlan raramente supera Varriale.
Stesso discorso nell’area trentina, con Dal Bosco e Cau che non trovano gloria dinnanzi a Berardo e Giacomoni. Risultato: il primo tempo è un autentico supplizio per gli spettatori in cerca di emozioni. Rari gli sprazzi di calcio, assolutamente non pervenute le idee illuminanti. Giusto per salvare qualche buona intenzione, va segnalato che al 34’ Ferretti scocca un diagonale rasoterra che si perde sul fondo. Sul capovolgimento di fronte, Dal Bosco prova il destro in corsa da fuori area senza inquadrare lo specchio. Nel finale di frazione, Sentinelli batte un calcio di punizione indirizzato verso l’area, dove Borghese fa da sponda per l’accorrente Demartis, che non trova il giusto pertugio perché marcato da vicino da Berardo. Arriva finalmente l’intervallo e la ripresa cambia marcia (se non nel gioco, nelle occasioni), anche se, ad esserne contenti, saranno solo i padroni di casa e i loro tifosi. Ninni Corda toglie Storai e inserisce Ghezzi, che affianca Dal Bosco in avanti. Molino scala in difesa, con Cau che si posiziona sulla fascia destra.
Un 4-4-2 nei numeri e negli uomini. Al 51’ scambio sullo stretto al limite dell’area sull’asse Ghezzi-Dal Bosco e destro di Rais, che si inserisce a rimorchio. La conclusione è deviata in corner da Gadignari, sugli sviluppi Ghezzi colpisce di destro con palla che carambola sul palo e quindi in rete. Il vento della partita gira. Gabetta getta nella mischia Panizza, che compone così il trio d’attacco con Galli e Ferretti. A controllare il neo entrato, Corda inserisce Colman. Mutano gli uomini, ma le idee restano poche e spesso confuse. Gli unici scossoni trentini arrivano su due conclusioni da fuori area provate da Ferretti, al 70’, e Galli al minuto 84.
In mezzo, un colpo di testa di Colman su azione d’angolo terminato sul fondo. Il Mezzo prova il forcing spinto più che altro dal carattere. Al 5’ di recupero, su corner per gli All Blacks di Trento protesi in avanti alla ricerca del pari, il neo entrato Barraco ruba palla e scatta come una scheggia in contropiede servendo a Simone Ghezzi l’assist che vale vittoria e prima doppietta firmata dall’attaccante con la maglia dell’Alghero