Il Bitumcalor si spegne sul più bello

Brutta caduta a Bari al termine di un match a lungo controllato



BARI. Le squadre meridionali si stanno rivelando le bestie nere del Bitumcalor, sconfitto anche a Bari, pur avendo condotto per tre quarti. Sarà il clima del tutto diverso, sarà il loro modo di giocare, ma davvero questo Bitumcalor sembra non riuscire a trovare il modo per confrontarsi e magari vincere questi confronti. Indipendentemente dal fatto che siano partite casalinghe o trasferte. A Bari si sono salvati solo Pazzi, Forray e Santarossa.

Peccato, perché il Bitumcalor ha disputato due buone prime frazioni (6 i punti di vantaggio al termine della prima e 4 al riposo), ma si è poi progressivamente spento nella seconda parte dell'incontro fino a lasciare via libera al Bari. Fatale il break barese di 8 a 0, che nell'ultimo quarto ha dato il primo vantaggio ai padroni di casa, bravi nell'amministrare il punteggio favorevole fino alla sirena.

Buona la partenza aquilotta, con Pazzi a firmare la tripla del 12 a 20. L'ex Cardillo ci mette i canestri che avvicinano Bari fino al 17 a 20, ma è ancora Pazzi a chiudere il quarto con la tripla del 17 a 23. Nella seconda frazione il Bitumcalor tocca il massimo vantaggio: 27 a 41. Ma quando la partita sembra mettersi al meglio, ecco la reazione del Bari. Un break di 10 a 2 riapre l'incontro: 37 a 43.

Dopo il riposo, Bari insiste e si porta a -2 (44 a 46). Trento risponde: 48 a 54, poi 60 a 65 col canestro di Negri. Ma da questo momento in poi, l'Aquila cadrà progressivamente in balia degli avversari. Bari conquista spazio sotto canestro, sfruttando al meglio l'altezza di Deguara e mette in difficoltà la difesa trentina anche dal perimetro. Finisce la terza frazione con un solo punto di vantaggio per Trento (64 a 65), che sulla sirena subisce la schiacciata di Gigena. Bari c'è, Trento non più e arriva subito quel parziale di 8 a 0 che porta per la prima volta in vantaggio i padroni di casa: 72 a 65. Il Bitumcalor accusa il colpo e Cardillo (ex di turno) e Ruggiero hanno lo spazio per portare il break al 12 a 0: 76 a 65.

Bitumcalor in evidente difficoltà e time out della speranza per coach Buscaglia. Conte con l'unica sua tripla della partita e Forray da due portano l'aquila sul 76 a 70. Trento insiste: 74 a 70 e time out per Bari. Potrebbe essere una partita ancora aperta, se solo il Bitumcalor riuscisse a segnare. Invece, nell'ultimo quarto per l'Aquila arrivano solo dieci punti contro i venti avversari, punti che valgono la partita e la vittoria. Secondo coach Buscaglia a mancare è stato il cinismo nei momenti decisivi della partita. Però, pensare che solo Pazzi, Forray e Santarossa, più Negri, possano essere sufficienti per vincere pare purtroppo una semplice illusione.













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