Fondriest e Moscon, ricognizione in Paganella
Giro del Trentino a Fai, arrivo ad Andalo per la corsa rosa: il campione iridato e il nuovo asso pedalano per noi
MEZZOLOMBARDO. Una salita fastidiosa, traditrice: non troppo lunga – allo scollinamento di Fai della Paganella sono “solo” 10 km –, non troppo dura – la pendenza non sale mai sopra il 7,5% –, regolarissima. Proprio per quello, una salita sulla quale la tentazione di fare velocità è forte, con il rischio di finire a cercare qualche metro di respiro dietro ogni singola curva. Insomma, non sottovalutate l’ascesa a Fai della Paganella, che i corridori percorreranno prima giovedì prossimo, in occasione della terza tappa del Giro del Trentino-Melinda – la Sillian-Mezzolombardo – e quindi, il 24 maggio, nella 16esima tappa del Giro d’Italia, la Bressanone-Andalo, quando – dopo lo scollinamento a Fai – scenderanno a Cavedago e affronteranno anche l’omonima Sella. Ma anche quello del Giro d’Italia sarà, per l’altopiano della Paganella, un doppio appuntamento: il giorno seguente, infatti, a Molveno è in programma la partenza della tappa successiva, con l’arrivo per velocisti fissato a Cassano d’Adda.
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Proprio per sottolineare la “doppia valenza” della salita, abbiamo voluto regalare ai lettori del Trentino una ricognizione davvero speciale: assieme a Maurizio Fondriest, nostro abituale compagno d’avventura in queste occasioni, abbiamo chiesto di pedalare assieme a noi al giovane ciclista italiano più in vista del momento, Gianni Moscon, neoprofessionista noneso del Team Sky, reduce da una Parigi-Roubaix sfortunata – segnata da una caduta – ma da assoluto protagonista. La prossima settimana il 22enne di Livo sarà peraltro uno dei gregari del basco Mikel Landa alla corsa a tappe trentina, che scatterà martedì prossimo con la cronosquadre Riva del Garda-Torbole. Gianni si sta preparando sulle strade di casa ed ha accettato di buon grado il nostro invito, confermando la sua fama di ragazzo disponibile e preparato, non solo ciclisticamente. La professionalità, però, viene prima di tutto, e anche ieri Moscon – compatibilmente con l’impegno preso con il nostro giornale – ha sostenuto un allenamento di quattro ore. Proprio per questo motivo, partiti da Mezzolombardo, assieme a Fondriest gli siamo andati incontro in bicicletta fino a Denno: da lì abbiamo fatto ritorno in Piana Rotaliana ed abbiamo “attaccato” la salita di Fai: Fondriest e Moscon con un buon passo – Maurizio, a 51 anni, pedala praticamente come quando gareggiava – il vostro cronista da cicloturista a poco più, raggiungendo Fai della Paganella quando i due campioni erano già a Molveno... Ma è stata comunque una mattinata da incorniciare, specie per un cronista appassionato di ciclismo “anche pedalato” come il vostro, che ha potuto constatare le splendide condizioni del fondo stradale e una certa soddisfazione da parte dei residenti nel constatare come quest’anno il loro territorio sia teatro tanto di una tappa del Giro del Trentino, quanto soprattutto di un arrivo e una partenza della Corsa Rosa.
I lavori di asfaltarura sono in corso anche a Mezzolombardo, dove si è svolto l’ultimo, piacevolissimo atto della nostra giornata, un pranzo – non proprio da ciclisti, anzi... – al ristorante PerBacco di Paolo Dolzan e della moglie Elisa, dove abbiamo potuto apprezzare ancora una volta lo splendido connubio tra il ciclismo ed il buon vivere. Tasto sul quale il turismo trentino deve continuare a battere, anche attraverso l’organizzazione di grandi eventi come quelli in programma nelle prossime settimane in Paganella.
@mauridigiangiac
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