«Festeggiavano dopo avere fatto uscire in barella un giocatore del Trento». Il presidente Giacca punta il dito contro il Seregno
Il sito del Corriere denuncia un sistema fatto di violenze e intimidazioni, che avrebbe portato la società brianzola nell’occhio del ciclone
TRENTO. «In tanti anni di calcio non ho mai visto simili comportamenti». Così il presidente del Calcio Trento, Mauro Giacca, commenta in un’intervista al corriere.it il comportamento di giocatori e dirigenti del Seregno, squadra affrontata domenica scorsa al Briamasco, dove i gialloblù hanno perso per 1-0 dai brianzoli. «A impressionarmi è stato sia l’atteggiamento in campo, che quello in panchina e in tribuna dei dirigenti durante la gara giocata a Salò a settembre in Coppa Italia. Ben oltre il più acceso agonismo, direi intimidatorio nei confronti dei nostri giocatori e dell’arbitro».
Giacca prosegue con quanto accaduto domenica scorsa: «Quando, dopo un intervento durissimo contro un mio calciatore, uscito in barella con 15 punti di sutura, ho visto quelli del Seregno festeggiare tra loro, non volevo credere ai mie occhi».
«Aveva l'osso in vista, sono serviti 15 punti tra interni ed esterni. Mattia Seno si è persino spaventato, ma non contesto l'espulsione perché ha toccato l'arbitro, giusto così, e con lui si è spaventato anche un calciatore del Seregno che, vista la scena, si è coperto la faccia con la maglia. Le urla successive dentro lo spogliatoio dei lombardi non le critico, ma non capisco il perché si debbano fare certe azioni, certi falli, incuranti poi del ragazzo: la squadra avversaria, sotto la nostra curva, è andata a saltellare a fine partita, quello è esultare. E non serve farlo se un ragazzo, un loro collega è andato in ospedale. Mi vogliono querelare? Porterò avanti questa cosa, perché so di dire la verità».
Il sito del Corriere riporta anche un messaggio vocale inviato dal presidente Davide Erba nella chat dei giocatori del Seregno calcio prima della partita contro il Padova del 3 ottobre: «Dobbiamo sbranarli, ucciderli, bisogna vincere per forza perché altrimenti mi inc...come una iena. Dobbiamo mangiarcele queste m.. e tu Zoia, Invernizzi...mezze f... del c...io voglio vincere perché il direttore e io non perdiamo mai!».
La Lega Pro starebbe seguendo con grande preoccupazione quanto accade a Seregno (anche la scorsa stagione, in serie D), dove sono stati segnalati altri sospetti episodi di violenza e dove – riporta corriere.it – due calciatori avrebbero anche aggredito i loro stessi compagni durante un allenamento.