Dopo Levi può sorridere solo Thaler
Sci alpino. Il giudizio del d.t. Ravetto sui fassani: «Gross non scia libero mentalmente, Deville è indietro di condizione»
TRENTO. Se Levi doveva essere il primo esame sulla strada per i Giochi olimpici invernali di Sochi, bisogna avere il coraggio di dire che i tre slalomisti fassani non l’hanno superato. Sabato Chiara Costazza non è andata più in là di un 27esimo posto. E domenica era lecito attendersi decisamente di più da Cristian Deville e Stefano Gross. Il finanziere di Moena non è riuscito a qualificarsi per la seconda manche; il suo collega di Pozza di Fassa ha faticato nella prima per poi offrire qualche sprazzo della sua classe nella seconda, specie sul muro della “Black Levi”, mettendo insieme un 16esimo posto che – per uno sciatore del suo talento – resta pochino.
E, a proposito di “Black Levi”, non si tiri in ballo la relativa “semplicità” del pendio finlandese, perché è stato lo stesso Gross, alla vigilia, a parlare di un lavoro di preparazione estiva dedicato anche alla buona interpretazione di ogni genere di pista e condizione.
Il direttore tecnico azzurro Claudio Ravetto ha perlomeno il buon gusto di non cercare scuse per il mezzo flop dei suoi ragazzi. «Sprazzi di buono sci si sono visti, ma il bicchiere è mezzo vuoto per quello che riguarda l’Italia – ha detto dopo lo slalom finlandese – Gross non è ancora così libero mentalmente da riuscire ad esprimersi ai livelli che gli competono, Mölgg male nella prima e meglio nella seconda, poi l’uscita. Deville è ancora indietro e anche Razzoli è sotto i suoi standard. Dai giovani mi aspettavo qualcosa in più. Siamo solo all’inizio e lo sappiamo, però gli austriaci sono molto forti e, pur con il cambio di allenatore, guidano già le classifiche. Noi siamo più indietro. Bravo Thaler perché ha sciato senza pressione e ha fatto quello che doveva fare – conclude Ravetto - è il primo a ottenere il posto per l’Olimpiade. Peccato solo perché avrebbe potuto anche salire sul podio».
Thaler ha ovviamente scalato posizioni nel ranking mondiale: ore è 12esimo, due posti davanti a Gross; Razzoli resta fuori dal primo gruppo (17esimo), Deville retrocede in 27esima posizione. Mölgg è sempre sesto, ma a Levi è uscito e il mezzo flop azzurro comincia a gettare qualche ombra sulla bontà del lavoro condotto dal gruppo di Theolier. Non vorremmo scoprire – come abbiamo già fatto per i gigantisti – che anche Gross e compagni, dopo la difficile estate argentina, non abbiano lavorato come dovevano o non siano stati messi in condizione di farlo. Il conto alla rovescia per Sochi è partito da un pezzo.
@mauridigiangiac
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