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Deville-Thaler per uno lo slalom per l’altro solo il “team event”

TRENTO. Cristian Deville o Patrick Thaler? Uno dei due lo slalom dei Mondiali di Schladming lo guarderà in tv, con la possibilità di consolarsi con la partecipazione al team event, la gara a squadre...


di Luca Franchini


TRENTO. Cristian Deville o Patrick Thaler? Uno dei due lo slalom dei Mondiali di Schladming lo guarderà in tv, con la possibilità di consolarsi con la partecipazione al team event, la gara a squadre inserita recentemente nel programma della rassegna iridata. Una scelta non certo facile da prendere e che spetterà al direttore agonistico Claudio Ravetto e all'allenatore degli slalomisti Jacques Theolier, che già mercoledì a Milano (alla presentazione ufficiale della squadra azzurra per Schladming) dovrebbero comunicare il tutto, quanto meno ai diretti interessati.

Nella lista dei convocati, infatti, figurano ben 5 slalomisti, ma ogni nazione potrà schierarne soltanto 4. Tre di loro sono già sicuri del posto, ovvero Manfred Moelgg (3° ad Adelboden, 4° a Wengen e 5° a Campiglio), il fassano Stefano Gross (4° a Zagabria e 5° a Wengen) e Giuliano Razzoli (4° domenica a Kitzbühel). Il ballottaggio, quindi, riguarderà Thaler e Deville, con i risultati che pendono dalla parte dell'altoatesino, ottimo 5° all'esordio stagionale a Levi, 6° domenica scorsa a “Kitz” e 10° a Zagabria. I due migliori risultati del finanziere moenese, invece, sono il 7° posto della Val d'Isere e il 14° di Zagabria. Poi tante, troppe uscite di pista, anche se pure domenica a Kitzbühel Cristian ha dimostrato di star bene e di avere numeri da medaglia.

«Perché abbiamo convocato 5 slalomisti? Perché tutti hanno raggiunto il limite richiesto per la qualificazione, ovvero un piazzamento nei primi otto - spiega il direttore agonistico della nazionale maschile Claudio Ravetto – Il contingente ci permetteva di poter fare un ragionamento di questo tipo e pertanto è giusto che tutti e cinque vadano a Schladming. Non è un premio: ci siamo limitati ad inserire tutti i qualificati».

Uno di loro, però, starà fuori. «Uno farà da riserva e gli verrà proposto di disputare il team event – continua Ravetto – Comunicheremo il tutto a breve anche perché lo stesso Theolier mi ha riferito che non vuole che ci siano problemi negli allenamenti. Ritardare la comunicazione sarebbe motivo di stress per gli atleti e non va bene. Spiace per chi resterà fuori, ma avremo a disposizione anche una riserva e una carta in più da giocare. Non volevamo lasciare a casa un atleta che ha conquistato sul campo il diritto a partecipare ai Mondiali».

Ad oggi, tutti e cinque gli slalomisti azzurri sono nel primo gruppo di merito (nei primi 15). «E il nostro escluso sarà l'unico dei primi 15 a non partecipare alla gara iridata – conclude Ravetto – Sembra un paradosso ma è così. Deville o Thaler? Thaler ha più risultati, mentre Deville ha fatto vedere grandi cose in alcune sezioni, potenzialmente migliori di quelle di Patrick, non trovando però la necessaria costanza. Non sarà una scelta facile».

Per Thaler, classe 1978, Schladming rappresenterà con tutta probabilità l'ultima chance in chiave iridata. La parola, ora, passa alla coppia Ravetto-Theolier.

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