Deromedi e Bergamo guidano i trentini nella Grande mela
A New York i due nonesi sotto le tre ore. Bene anche il nostro Cordellini e Giorgio Fracalossi
NEW YORK. Non cercavano il risultato eclatante, e nemmeno potevano finire tra i primi. Il loro obiettivo l’hanno però centrato comunque perché prendere il via alla maratona di New York, la gara più famosa del mondo, è già un successo. Loro sono i 52 atleti trentini che hanno attraversato l’oceano e partecipato alla 42 chilometri della Grande Mela. L’imperativo, non potendo competere con i migliori per sopraggiunti limiti di età o per il tasso più elevato di una competizione che da sempre richiama i migliori maratoneti di tutto il mondo. Tra i migliori italiani c’è Giovanni Deromedi. Il clesiano aveva annunciato la volontà di partecipare alla maratona newyorkese al termine della maratonina di Trento a inizio mese ed ecco che non ha tradito le attese e si è presentato al traguardo dopo 42,195 chilometri e 2h41’36”.
La migliore tra le donne è invece Mirella Bergamo. La nonesa di Tassullo, volto molto noto tra i master nel mezzofondo trentino addirittura è riuscita a entrare nelle prime 30 tagliando il traguardo in 2h59”19. Davvero tanti complimenti alla mezzofondista più volte protagonista delle gare in strada e sullo sterrato trentine. Tra loro anche il nostro cronista Ubaldo Cordellini, da sempre appassionato di corse sulle lunghe distanze, il quale ha concluso la sua fatica con il tempo più che dignitoso di 3h43’38. Buono anche il tempo di Giorgio Fracalossi. Il presidente della Federazione della cooperazione trentina si può quasi definire un aficionado di New York, essendo giunto alla sua quarta maratona che è arrivato in Central Park in 4’h37’47”. Poco più tardi è arrivato il turno del noneso Rino Leonardi in 4h44’19Più indietro Diego Pedrotti e Franco Senesi: il presidente della scuola di lingue straniere è arrivato al traguardo dopo oltre 5 ore, il presidente della Cassa Rurale di Pergine è andato vicino alle sette ore. Non è da tutti riuscire a correre per un tempo del genere e quindi va applaudito come tutti i partecipanti che sono riusciti a concludere il loro calvario e godersi la maratona più affascinante del mondo. E, c’è da crederci, si sono divertiti.
Mezz’ora prima di Deromedi, in Central Park il primo ad arrivare in assoluto è il keniano Stanley Biwott. E pensare che non era nemmeno tra i favoriti, mentre il grande campione del 2014 Wilson Kipsang rimane giù dal podio e deve accontentarsi della quarta posizione. Biwott vince in 2h10'34", davanti ad un ottimo Geoffrey Kamwworor che alza bandiera bianca solo a 1000 metri dal traguardo sfiancato dalle progressioni del rivale; terzo anche se staccato è Lelisa Desisa, con un terzetto africano che nella splendida cornice di Central Park festeggia sul podio. Grandissima maratona, seguita in tutto il mondo e che ha mostrato per l'ennesima volta il meglio dei maratoneti mondiali, peccato per il nostro Andrea Lalli il quale, dopo una gara condotta molto bene nelle posizioni di testa, crolla sul più bello, finendo tra le retrovie. Alla fine è undicesimo in 2h17’12”. Peggio è andata la campione europeo Daniele Meucci il quale, reduce da alcuni problemi di salute, è stato costretto al ritiro poco dopo 21 chilometri.
La gara femminile è un assolo della grande favorita May Kaitany che taglia il traguardo di Central Park in 2h24'25" e porta a casa il grande successo davanti ad Asefelech Mergia distaccata di un minuto dalla Kaitany che taglia il traguardo in 2h24'25". Terzo posto per Tigist Tufa. Sotto il podio al quarto posto per soli 3 secondi Sara Moreira, mentre finisce nona la nostra Anna Incerti, dopo una bellissima maratona. La siciliana tesserata per le Fiamme Azzurre chiude in 2h33’13”.