I MONDIALI

Cortina, Domme Paris deluso dopo il quinto posto in superG: “Credevo nel podio”

Il campione altoatesino: “Buona prova, però ai Mondiali non serve a niente” (foto Ansa)



CORTINA D'AMPEZZO. Nel superG iridato di Cortina oro all'austriaco Vincent Kriechmayr, dominatore della stagione, in 1.19.14. Argento in 1.19.48 al tedesco Romed Baumann, austriaco che gareggia per la Germania, che ha scalzato dal podio un Dominik Paris che ci aveva creduto fino all’ultimo. Argento al francese Alexis Pinturault in 1.19.79. Per l'Italia Paris - superato poi anche dal canadese Brodie Seger, quarto in 1.19.83 con il pettorale 28 - ha così chiuso 5/o in 1.19.96. Fuori Mattia Casse, più indietro - su un tracciato difficilissimo - sono finiti gli altri azzurri con Emanuele Buzzi oltre il decimo posto in 1.20.71 . E poi Matteo Marsaglia in 1.21.24 e Christof Innerhofer in 1.21.63. La pista Vertigine, con la tracciatura del tecnico azzurro Alberto Ghidoni al quale saranno certamente fischiate le orecchie, si è rivelata spettacolare e difficilissima, soprattutto sul lungo salto da cui prende il nome la pista, all'altezza del rifugio Duca d'Aosta. Una vera trappola per tutti, visto che era quasi impossibile restare dentro la porta blu dopo l'atterraggio , costringendo a frenate incredibili pur di non saltarla: sono così finiti fuori i primi atleti al via e poi tutti hanno più o meno sbagliato, con un susseguirsi di indicazioni dei vari allenatori sul come affrontare quel passaggio. Domani a Cortina niente gare ma prove cronometrate di discesa sia per gli uomini che per le donne.

“Nel podio ci avevo creduto": c'è rammarico nel dopo gara di Dominik Paris. "Il quinto posto è sempre buono - ha aggiunto il campione azzurro - però ai Mondiali non serve a niente. Alla fine sono contento comunque perché ho fatto un po' fatica in superG quest'anno, e il risultato mi dà fiducia per la discesa. Ho avuto buone sensazioni. In discesa si capisce meglio come vanno le cose dopo avere fatto le prove".

"Ho avuto da subito brutte sensazioni e non sono riuscito a sciare - ha detto l'altro azzurro Christof Innerhofer -. Il tracciato non era facile, bisognava sciare anche con la testa. Sul passaggio dove gli altri sono usciti io ho frenato troppo. In ricognizione avevo pensato che il salto sarebbe stato lungo, e ho frenato troppo. Motivazione e fiducia ci son













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