giudice sportivo

Caso Lorenzi per il Mezzocorona 0-3 a tavolino

TRENTO. Il giudice sportivo dà torto al Mezzocorona e lo zero a zero conquistato sul campo dai gialloverdi contro la capolista (adesso a punteggio pieno) Pordenone diventa 0 a 3 a tavolino. Ieri la...


di Daniele Loss


TRENTO. Il giudice sportivo dà torto al Mezzocorona e lo zero a zero conquistato sul campo dai gialloverdi contro la capolista (adesso a punteggio pieno) Pordenone diventa 0 a 3 a tavolino. Ieri la giustizia sportiva di primo grado ha emesso il proprio verdetto dopo il reclamo presentato dalla società friulana per la posizione irregolare del calciatore Federico Lorenzi. Il giocatore, classe 1995, doveva infatti scontare un turno di squalifica eredità della passata stagione (quando militava nella formazione “Berretti” dell'Alto Adige): Lorenzi ha preso parte a tutte le gare di campionato disputate dalla prima squadra rotaliana (solamente con il Dro non è sceso in campo, ma era comunque inserito nella distinta ufficiale) e, dunque, la sanzione è stata considerata non scontata dal giudice sportivo.

A nulla sono valse le eccezioni del Mezzocorona, che sosteneva che il giocatore avesse osservato il turno di stop nell'ambito della categoria jJniores, quella a cui formalmente ancora appartiene.

zIl Giudice Sportivo ha deciso così – commenta Loris Bodo, coach manager dei gialloverdi – prendiamo atto e adesso decideremo se presentare o meno ricorso alla Corte di Giustizia Federale per chiedere, quantomeno, delucidazioni riguardo al comma 6 dell'articolo 22 del Codice di Giustizia Sportivo. Insomma, vedremo se, mediante cavilli e particolari, saremo in grado di ribaltare la sentenza. Detto questo, è fuori da ogni dubbio che sia stato commesso un errore visto che la posizione irregolare di Lorenzi è stata dimenticata dalla società (tra l'altro pare che il giocatore in estate avesse comunicato alla dirigenza che avrebbe dovuto scontare un turno di squalifica, ndr) e dunque se ci saranno responsabilità da assumersi lo faremo sino in fondo».

Il giudice sportivo si è pronunciato sul ricorso del Pordenone, mentre non si è ancora pronunciato sui casi che riguardano le partite Union Ripa La Fenadora – Giorgione e Sacilese – Belluno. La giustizia sportiva di primo grado non ha ancora deciso se accogliere i reclami presentati da Giorgione e Belluno per le posizioni irregolari dei calciatori Murataj e Slongo, anch'essi impegnati lo scorso anno nel campionato “Berretti” ed entrambi squalificati dopo l'ultima giornata della stagione regolare. La logica vorrebbe, a meno che l'incartamento non presenti un vizio di forma, che Ripa e Sacilese venissero anch'esse punite con la sconfitta a tavolino.

La classifica, dunque, verrà ridisegnata: il Mezzocorona scende a 9 punti, il Pordenone sale a quota 27, allungando sui vicentini del Marano ora staccati di 5 lunghezze.

Loris Bodo si toglie un paio di sassolini dalla scarpa. «Il Pordenone aveva tutto il diritto di presentare ricorso – conclude Bodo – ma una telefonata in sede ce la saremmo aspettata, in virtù di quei “famosi” buoni rapporti che tutte le società si vantano di avere. Insomma, perché non avvisare il Mezzocorona che avrebbero presentato reclamo? Sarebbe stato un gesto di cortesia che non avrebbe cambiato la sostanza della vicenda. Chi è stato a fare la “spia”? Un avvocato piemontese che, evidentemente, ha trovato il modo di guadagnare qualche soldo in più avvisando i propri amici».













Scuola & Ricerca

In primo piano