Calcio: nel Trento pronte a scattare le prime epurazioni
Fattinger e Montefameglio convinti. Il ds: «Mister ok. Colpe altrove»
TRENTO. Aria di ribaltone in casa calcio Trento. Un gruppetto di giocatori rischia seriamente di finire fuori rosa o di essere ceduto. Il presidente Fattinger e il ds Montefameglio dopo la batosta tennistica di sabato annunciano la mano pesante. Piena fiducia a mister Manfredini.
Riccardo Montefameglio, direttore sportivo del Trento è amareggiato e seccato per la brutta figura rimediata nel sabato nero del calcio trentino contro la Caratese.
Dopo tre sconfitte consecutive, l'ultima apparsa esagerata per risultato e pochezza di idee, la posizione di Uber Manfredini è da da considerarsi a rischio?
«Il mister gode di piena fiducia. Fiducia a priori, non a tempo. Stiamo mettendo in discussione tutti, me compreso. Non potrebbe essere altrimenti dopo tre sconfitte consecutive. Il tecnico dovrà essere più meticoloso di quanto già non lo sia? Distribuisce ai giocatori prima di ogni partita un foglio con annotate delle notizie riguardanti le caratteristiche degli avversari. Ho visto personalmente la nota "Occhio alle verticalizzazioni di Dalla Costa" (autore di tre gol). E' un problema di mentalità di certi giocatori».
Si è parlato in questi giorni di un possibile ammutinamento nei confronti del condottiero, il tecnico.
«Impensabile. Giocatori con una certa esperienza che hanno avuto allenatori importanti nel loro passato parlano molto bene di Manfredini. Magari due o tre, quelli che giocano poco e che hanno poca mentalità, provano a remare contro. Il gruppo è unito e forte».
Cosa si intende per mentalità? Lei ha portato alla luce in parecchie occasioni questo problema della mentalità di alcuni giocatori.
«La testa in un campionato difficile come la Serie D. La "fame" che devono mettere tutti in ogni partita. Con l'Insubria non mi ero sbagliato (il Trento si impose per 3 a 2, ndr). Vincevamo tre a uno e potevamo fare molti gol per chiudere ogni discorso, invece arrivò la loro seconda rete rischiando addirittura la beffa nel finale. Sei o sette della rosa dovranno essere valutati. Non escludo ribaltoni».
La telenovela societaria quanto può aver distratto alcuni giocatori?
«Sicuramente le continue chiacchiere portano a deconcentrarsi. Le voci possono disturbare. Però ai giocatori non è mancato nulla. I rimborsi sono stati fatti ed i pagamenti sono regolari».
E' fuori dubbio che la squadra di quest'anno valga ben più di un campionato da metà classifica.
«Sicuramente è così. Io sono convinto della squadra e del suo valore. Lorenzi, Baù, Briglia sono giocatori che non possono essere messi in discussione. Sono stati fuori molto tempo e devono ancora raggiungere la forma ottimale. Ultimamente anche gli infortuni ci si sono messi di mezzo: sono out il centrale titolare Calandrelli, l'esterno Casagrande, Piroli e Faes. Bisogna ritrovare l'entusiasmo delle prime giornate».
Dopo le buone prove nelle quattro gare iniziali di campionato ci si aspettava ben altro dal trittico Villafranca-Mantova-Caratese.
«Abbiamo visto una squadra con poco equilibrio, poca mentalità, ma un grosso potenziale. Capisco la delusione dei tifosi: io sono qui da poco e sono davvero amareggiato. I tifosi che da anni ingoiano bocconi amari non si meritano partite del genere».