Buscaglia promuove il Bitumcalor
«Siamo in vantaggio di condizione, ora serve lavorare sulla personalità
TRENTO. A due settimane dall'inizio del campionato, per il Bitumcalor è iniziato il conto alla rovescia e le prossime due settimane saranno fondamentali per completare il programma di preparazione. Coach Buscaglia è soddisfatto, anche perchè il precampionato non ha riscontrato problemi fisici particolari e tutti si sono potuti allenare all'insegna della massima tranquillità ed impegno.
Coach Buscaglia che valutazione dà alla fase attuale di preparazione del Bitumcalor?
«Positiva ed in continua progressione. Stiamo andando anche leggermente meglio, rispetto ai programmi di preparazione. Entriamo nelle ultime due settimane, nelle quali raccoglieremo i frutti del lavoro fin'ora svolto.»
A sorpresa le ultime amichevoli saranno due e non la sola programmata?
«In queste partite andiamo a testare diverse fasi di preparazione e quindi sarà utile rigiocare con Riva anche perchè loro stessi saranno migliorati rispetto a quindici giorni fa.»
Può spiegarci il lavoro tecnico che state facendo?
«Avremo per così dire un modello base sia difensivo che offensivo che dovrà essere collaudato ed attuato ad occhi chiusi, sul quale andremo ad inserire quegli accorgimenti necessari per affrontare di settimana in settima i nostri avversari. In questi modelli ci saranno due punti base: il controllo dei rimbalzi: indispensabile per una squadra non alta come la nostra. E' l'intesa tra i lunghi ed i piccoli che dovrà essere reciproca per creare reciproci vantaggi.»
Su cosa dovrete ancora lavorare molto?
«Sulla personalità per essere in grado di imporre sia la nostra difesa che sarà alla base di tutto che il nostro gioco. Un aspetto che si collega direttamente con l'abituarsi a giocare insieme. Ci sono giocatori nuovi che hanno cambiato le caratteristiche della squadra. Abbiamo le idee chiare su cosa potremo essere, ma per concretizzare il tutto dobbiamo giocare il più possibile.»
Qual è stata la maggiore difficoltà che avete dovuto affronatare?
«Il dover partire da una preparazione individuale per arrivare ad avere una squadra. Tutti stanno crescendo in progressione e la singola condizione fisica contribuisce ad alzare il livello generale. E' stato importante il poter lavorare in continuità, mai frenati da infortuni importanti.»
Il decimo posto del roster sarà in gioco tra Predotti, Brandani e Zaharie?
«Per la prima volta saranno dodici in corsa per un posto nel roster. Ma non solo. L'unione tecnica attuata con l'under 19, ci permetterà di allenarci senza aver più problemi di numeri. Si va così a creare una situazione postiva per entrambe le squadre. Certo Pedrotti, Brandani e Zaharie sono al momento i più vicini alla prima squadra, ma ci sono anche altri tre o quattro giocatori che sarà facile vedere in campo.»
C'è ancora da lavorare e così saranno due le amichevoli di questa settimana: martedì Riva e venerdì Bassano. Poi sette giorni riservati alla preparazione del debutto Divisione Nazionale A a Campo d'Orlando.