Bormio rivitalizza Paris e Inner Dominik 4° a un soffio dal podio
Coppa del mondo di sci alpino. Il carabiniere della Val d’Ultimo ha chiuso a 13 centesimi dal vincitore Mayer, che è salito sul podio assieme a Kriechmayr e Kryenbuehl, il finanziere di Gais è buon 11esimo con soli 63 centesimo di ritardo
Bormio (sondrio). L’Italia della velocità ritrova Dominik Paris e Christof Innerhofer in uno dei templi della discesa come la pista Stelvio di Bormio. I due campioni azzurri, che arrivavano dal supergigante di martedì con piazzamenti ben al di sotto delle aspirazioni, hanno rispolverato due grandi prestazioni, a cominciare dal campione della Val d'Ultimo. Vincitore in ben sei occasioni sul pendio valtellinese (cinque discese a cui si aggiunge un supergigante), Paris ha messo da parte tutte le giustificate titubanze seguite al suo ritorno dopo l’infortunio al ginocchio, sfoderando una prestazione eccezionale, che lo ha visto giungere ai piedi del podio con il quarto posto, ma ad appena 13 centesimi dal vincitore austriaco Matthias Mayer e ad un nulla dall’altro austriaco Vincent Kriechmayr e dallo svizzero Urs Kryenbuehl, rispettivamente secondo e terzo a 4 e 6 centesimi. Innerhofer invece si è piazzato undicesimo con un ritardo di 63 centesimi, metà dei quali lasciati sulla Carcentina. Bene anche Matteo Marsaglia, quindicesimo 1”20, mentre Emanuele Buzzi è finito fuori dai trenta, così come Davide Cazzaniga. Ritirato Pietro Zazzi, caduto nella parte alta della pista. La classifica generale di Coppa del mondo vede Aleksander Kilde (sesto nella gara di ieri) scavacare Alexis Pinturault in vetta con 465 punti contro i 462 del francese, terzo è Marco Odermatt.
La soddisfazione di Domme
Le parole di Dominik Paris dopo il quarto posto nella discesa maschile di Bormio. «Ho provato ad andare oltre i limiti – spiega il campione della Val d’Ultimo -, quando scendevo mi sentivo sempre più sicuro e mi ha fatto bene al cuore. Aspettavo questa giornata, finalmente ho riprovato soddisfazione e divertimento nel lanciarmi in pista e non insicurezza. Il distacco dal primo posto è di 13 centesimi ma oggi non mi fa male, vince la felicità. È un giorno positivo, pochi centesimi di distacco ci stanno, ho sbagliato qualcosina lungo la Carcentina e qui è molto difficile. Hanno lavorato tantissimo gli addetti alla pista, la traccia era ottima, in qualche parte della pista gli sci sbattevano di più rispetto ad altre, l’importante era ritrovare la fiducia. Rispetto al supergigante ho avuto due giorni di prove per capire bene dove e come migliorare, in supergigante invece è tutto più improvvisato, devo ancora lavorarci sopra».
Contento anche Inner
«Dopo gare come quelle di martedì, siamo noi atleti i più tristi perché quando ti alleni 360 giorni all’anno e senti un feeling così brutto ci rimani male. Bisognava reagire, non volevo finisse così, sono partito con le idee molto chiare anche se sapevo che non erano le condizioni ideali per me, con quella neve così aggressiva nella zona centrale. Però mi sono reso immediatamente conto che avevo feeling sugli sci, sentivo la velocità. È un passo importante, potevo limare qualche decimo come alla Carcentina dove ho lasciato 3-4 decimi, forse sul muro finale ero un po’ troppo rotondo, comunque c’è stata una buona reazione».
Una Stelvio spettacolare ha chiuso le gare di questo 2020, con una giornata di sole e lo splendido lavoro messo in atto dagli uomini di pista che, anche in questa occasione, hanno permesso ai più forti atleti al mondo di confrontarsi su quella che è una delle migliori piste del mondo per la velocità maschile.
Pausa e poi Zagabria
Ora brevissima pausa per il Capodanno. Po si riparte da Zagabria, nella Croazia appena colpita dal terremoto: il 3 gennaio slalom speciale donne ed il 6 slalom speciale uomini. Tornerà in gara il giovane gardenese Alex Vinatzer che proprio a Zagabria un anno fa conquistò il suo primo podio.