Bitumcalor stellare: travolto il Barcellona
I trentini vincono in trasferta con una prestazione stratosferica e sono avanti 1 a 0 nella serie contro i più forti del campionato di serie A2: ora sognare non è più vietato
BARCELLONA. Una Bitumcalor in formato stellare asfalta Barcellona in gara-1 di play-off per 106 (sì, proprio 106 i punti messi a referto) a 84, e lo fa con naturalezza, quasi questa fosse la cosa più semplice del mondo. Sempre in vantaggio, per una vittoria molto italiana, quasi come se Buscaglia avesse voluto tenere a riposo (e nascosti i conseguenti schemi di gioco), gli americani. Attacco ottimo, difesa perfetta e micidiali gli impatti col primo e l'ultimo quarto: questi i segreti della vittoria della Bitumcalor.
Sono dirompenti i primi 5 minuti di gara1 di play-off, che Buscaglia affronta col quintetto tradizionale (Forray, Umeh, Elder, Dordei e Garri), che incassa il primo canestro dopo 4 minuti ed a metà quarto, spinge la Bitumcalor sul 14 a 4, firmato dalla tripla di Forray. A rischio Garri già al suo secondo personale ed allora, campo a Basile. Buscaglia cambia gli uomini, ma non lo schema tattico della prima frazione. Ma il positivo impatto dell'Aquila, è ammortizzato da un Barcellona che migliora in difesa (14 i punti incassati nei primi cinque minuti, ma solo otto nei secondi) e cresce in attacco: la schiacciata di Mocavero per il 12 a 16, ne è evidente conferma. Lavora ancora sul quintetto Buscaglia, cambiando Basile per Pascolo e il centro friulano, ricambia con 2 liberi, che valgono il 13 a 20. La partita non è più a senso unico, ma una convincente Bitumcalor va alla prima pausa in vantaggio per 15 a 22 e può iniziare a costruire la partita. Le difese chiudono l'area, lasciando spazio sul perimetro ed ecco arrivare le triple di Spanghero e di Hardy, che aprono la seconda frazione. La Bitumcalor insiste e sfrutta al meglio le difficoltà della difesa di casa a contenere il gioco offensivo trentino.
Nel primo minuto c'è anche tanto ritmo, forse troppo, e il gioco va in confusione, favorendo Barcellona che quando s'avvicina sul 22 a 28, è fermato dal time-out chiesto da Buscaglia. Serve perché la Bitumcalor costruisce il vantaggio del +10 (Spanghero), 22 a 38 al secondo. Si diceva che l'Aquila poteva costruire la partita e lo fa con una trave portante, quale è Pascolo che supporta una costruzione che è molto italiana. Già, perché quando Pascolo porta il punteggio sul 38 a a 25, sono solo 6 i punti di Elder, ma zero quelli di Umeh. Allarme Elder, tre falli a metà del secondo quarto, che Buscaglia cambia subito con Umeh su un sorridente +15, che conferma la splendida prestazione dell'Aquila, in Sicilia. La prima squadra a staccarsi dall'alto ritmo di gioco, è la Bitumcalor che rifiata, cambia giocatori nell'ultimo minuto e concede al Barcellona un parziale recupero: 39 a 49 che non cambia all'intervallo.
L'Aquila ci crede e lo dimostra con la schiacciata di Dordei, che porta la Bitumcalor sul 41 a 53. Trento rischia solo dal perimetro e sono le triple che permettono al Barcellona, di raggranellare qualche punto nei confronti di una Bitumcalor che resta a trazione italiana. Ma rapportandolo all'andamento della partita, lo si può considerare un rischio calcolato. Con questa impostazione, però, a pagare sono i lunghi già carichi di falli alla fine del terzo quarto: Dordei 4, Elder e Pascolo 3; Basile e Garri 2, ma sono anche 14 i punti di vantaggio e sarà quindi una partita dal finale da amministrare.
L'Aquila non vuole correre rischi e piazza nel primo minuto dell'ultimo quarto, un break di 8 a 0 che mette ko Barcellona. Fa bene Trento a puntare al giusto impatto, perché la situazione falli è pesante ed è costretta a concedere spazio in difesa. La tripla di Conte fa volare l'Aquila in alto, dove Barcellona non può arrivare: 78 a 96 ed è aperta la caccia al a quota cento: superata con Dordei. (d.p.)