Alonso e Massa: "Vogliamo il titolo"

I piloti della Ferrari a Campiglio per l'ormai classico Wroom



MADONNA DI CAMPIGLIO. "Sono ottimista. La nuova macchina migliorerà le possibilità di vincere. Io voglio tornare a lottare per il titolo. Che ne sono capace l'ho già dimostrato". Felipe Massa ha risposto così, alla conferenza stampa a Wrooom, a una domanda relativa al fatto se senta la pressione dopo che ieri il capo della scuderia Stefano Domenicali aveva detto che questo campionato sarebbe stato cruciale per il brasiliano.

Alla domanda su chi ritenga sia il pilota favorito per il mondiale, Massa ha risposto: "Non ho un altro favorito, il favorito sono io. Se mi danno una macchina adatta alla mia guida posso essere anche più veloce di Fernando Alonso".

Fernando Alonso è parso invece molto infastidito con quei mezzi di informazione che hanno continuato a scrivere della sua vita privata quando lui aveva chiesto rispetto per la propria privacy dopo la separazione dalla moglie Raquel. Lo ha chiarito lui stesso rispondendo a Wrooom a una domanda se nel dissidio coniugale possa avere pesato il proprio impegno in Ferrari che, come ha detto ieri Stefano Domenicali, lo vede a Maranello per tanto tempo come nessuno ha visto in oltre 20 anni.

"Non ho mai parlato della mia vita privata - ha detto Alonso a proposito dell'ipotesi che nella fine coniugale possano avere pesato le lunghe permanenze in Italia - e non lo farò nemmeno questa volta. Si dice che passo tanto tempo a Maranello, però a Natale ero a Oviedo. E poi è stato scritto che ero a Oviedo quando invece ero a Los Angeles. Los Angeles di California, intendo. Ma forse - ha ironizzato - avranno fatto confusione con Los Angeles di San Rafael, vicino a Segovia, non lontano da Madrid. Poi hanno scritto che ero in discoteca a Madrid. Ma forse in quel caso chi ha fatto il copia e incolla non ha notato che in quei giorni ero impegnato nel Gp del Giappone".

Il tono e l'espressione di Alonso durante tutta la conferenza stampa è stato molto dimesso, le risposte laconiche, molti i non so. La Ferrari ha difeso l'atteggiamento del pilota, spiegando che lui comunque è stato professionale. E che la Ferrari deve consentire ai giornalisti di fare il proprio lavoro, ma tutela per prima cosa la squadra e i propri piloti, nell'obiettivo di vincere.

La Formula 1 che limita i test e costringe i piloti a girare in kart per non perdere troppo l'abitudine a guidare è una tale assurdità che Fernando Alonso ha usato una metafora per spiegarla. "Non farci provare è come imporre a Leo Messi di allenarsi per un mese senza palla. Una follia. I motociclisti con le moto da cross, i piloti con i kart - ha spiegato - sono i mezzi più vicini a quello con cui corriamo, ma sono comunque molto diversi, e non aiuta. Sarebbe come obbligare Messi ad allenarsi con la racchetta anziché con la palla o Rafael Nadal con la racchetta da ping pong. Io credo che al ritorno sul campo avrebbero problemi come quelli che abbiamo noi. Io corro coi kart perché non posso stare fermo quattro mesi, non tanto per allenarmi".













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