«Ai Giochi c’è allegria Il ginocchio fa male ma in gara io ci sarò»
Brutta caduta per lo snowboader fassano, atteso giovedì dalle qualifiche del gigante parallelo
L’avventura olimpica di Mirko Felicetti non è iniziata sotto la migliore stella: durante l’allenamento di domenica, lo snowboarder fassano ha terminato la propria corsa nelle reti, rimediando una brutta botta a un ginocchio. Il 25enne di Moena giovedì prenderà parte alle qualificazioni del gigante parallelo e non ha però perso il proprio ottimismo, è pronto a lanciarsi nella sua prima esperienza a cinque cerchi, conquistata in extremis grazie al quarto e al decimo posto centrati a fine gennaio nell’ultima gara di Coppa del Mondo prima delle Olimpiadi, sulle nevi bulgare di Bansko.
«Domenica nel corso del training sono finito nelle reti e mi sono fatto male a un ginocchio – racconta Felicetti dalla Corea – Sto cercando di recuperare con l'aiuto del fisioterapista della squadra e vedo già dei miglioramenti». Giovedì il fassano si giocherà il pass per le fasi finali del gigante parallelo, in programma nella notte italiana di sabato (ore 4). «La gara, salvo imprevisti, la farò – aggiunge Felicetti – Il ginocchio è un po’ dolorante, ma sono sicuro che entro giovedì si sistemerà tutto. Sono positivo e pronto a fare del mio meglio».
Mirko, cresciuto e maturato nella Monti Pallidi, da quest'anno è tesserato per la Canottieri Aniene, che gli ha permesso di dedicarsi alla sua passione sportiva a tempo pieno, lui che fino allo scorso anno si divideva tra lo snowboard e il lavoro di falegname e carpentiere. Il suo hobby è quello di intagliare il legno, ma a PyeongChang di legno non vuol sentire parlare. «Alle Olimpiadi contano solo le medaglie e anche io, come gli altri, gareggio con quell’obiettivo. Non salgo sul podio in Coppa del Mondo ormai da due anni e, proprio per questo, ho ancora più voglia e fame. Il primo passo, però, è quello di superare le qualificazioni, poi tutto può succedere».
Felicetti, che in carriera è salito cinque volte sul podio in Coppa del Mondo, è reduce da una prima parte di stagione a corrente alternata. A lasciar ben sperare sono i risultati conquistati a Bansko, nelle ultime gare prima dei Giochi. Il moenese ha già gareggiato sulle nevi del Phoenix Snow Park di PyeongChang alle preolimpiche del febbraio scorso, quando chiuse dodicesimo nel gigante parallelo. Le piace il pendio di gara? «Hanno lavorato bene con la neve e, rispetto allo scorso anno, qualcosa è cambiato – spiega Mirko – Gli organizzatori hanno accentuato di più i dossi. Sfrutteremo gli ultimi allenamenti per studiare le particolarità del tracciato e farci trovare pronti».
Il morale nella squadra azzurra di snowboard è alto, in primis per l’oro già conquistato da Michela Moioli. «Fa piacere che il nostro settore sia riuscito a regalare una medaglia d’oro all'Italia – commenta Felicetti – ed è stato altrettanto bello vedere una nostra “collega” vincere il superG (la ceca Ester Ledecka, che prenderà parte anche al gigante parallelo femminile, ndr). Ha fatto una cosa pazzesca».
Il fassano è alla sua prima esperienza olimpica. Come la sta vivendo? «C’è un'aria diversa rispetto alle gare di Coppa del Mondo – replica Felicetti – C’è la tensione giusta e al tempo stesso c’è armonia, allegria. Mi piace essere a contatto con i big di tutti gli sport invernali, un’opportunità che solo l’Olimpiade ti può dare. Ad esempio, ho avuto modo di incontrare e conoscere un ex campione della mia disciplina, il francese Mathieu Bozzetto. È stato un onore per me, un bel momento». Come quello che Mirko sogna di vivere in Corea. Assieme a lui, a difendere i colori dell’Italia nel gigante parallelo ci saranno il veterano Roland Fischnaller, il venostano Edwin Coratti e il valtellinese Maurizio Bormolini.
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