Maratona

A New York con la Keitany vince anche Demadonna

In campo femminile il successo dell'atleta del manager trentino, che fu secondo nel 1987


Maurizio Di Giangiacomo


Non è una prima volta, ma la vittoria di Mary Keitany alla Maratona di New York è comunque una grandissima soddisfazione per Gianni Demadonna. Il trentino, che nella Grande Mela fu secondo nel 1987, aveva già visto un’altra sua atleta tagliare per prima il traguardo della corsa popolare più famosa del mondo, Franca Fiacconi nel 1998. «Ma questa volta è stata decisamente più emozionante – racconta dagli Stati Uniti il manager trentino – Franca vinse per distacco, domenica invece la corsa si è decisa solo negli ultimi 500 metri».

L’ha spuntata, appunto, la 32enne keniana Mary Jepkosgei Keitany, alla sua prima maratona dopo la seconda maternità: in aprile la podista africana ha dato alla luce Samantha. In settembre aveva già stabilito il record mondiale di mezza maratona (1h05’39), a New York era già stata terza nel 2010 e nel 2011, mentre nel 2012 era giunta ai piedi del podio nella maratona dei Giochi olimpici di Londra. Nel suo palmares anche due successi alla maratona della stessa capitale britannica (2011 e 2012). Ma New York è New York, tanto sotto il profilo sportivo quanto dal punto di vista economico: l’affermazione di domenica, infatti, tra una cosa e l’altra, varrà alla minuta podista keniana (39,5 kg!) più di 200 mila dollari. E una grande notorietà: «La Maratona di New York è la più bella del mondo anche per il contorno. Tanto per intenderci, questa mattina abbiamo aperto il Nasdaq, in Times Square», racconta ancora Demadonna, che non fa mistero che vincere nella Grande Mela sia un ottimo affare anche per il manager della vincitrice: «Sicuramente migliore di quelli che farà l’agente della decima classificata», ride sotto i baffi il trentino.

Twitter: @mauridigiangiac













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