«È stata una bella battaglia temevo il rientro di Puppi» 

Le interviste. Maestri sorpreso dall’esito della gara: «Non mi aspettavo di andare così bene». Silvia Oggioni, terza: «Sto costruendo la prossima stagione in pista sui 3000 siepi»


Paolo Trentini


Villa Lagarina. Un primo step verso gli Europei di corsa in montagna. Cesare Maestri, vincitore del cross della Vallagarina sta pianificando il 2020 come sempre dedicati alla corsa in montagna. I cross sono un allenamento propedeutico: «Non è stata la settimana migliore della mia vita – afferma a fine corsa -. Mercoledì scorso mi hanno levato due denti del giudizio. In seguito ho trascorso 2 giorni a letto senza riuscire a muovermi, ma ieri la mia testa dura mi ha detto che se avessi dormito bene avrei dovuto venire qua e provarci. È andata alla grande e non me lo aspettavo, non mi aspettavo di andare così bene. Alla fine in gara non ne ho risentito per fortuna e me la sono goduta tutta. È stata una bella battaglia, a un certo punto ho anche temuto che Puppi potesse venirmi sotto e raggiungermi, ma ho tenuto duro. Grazie al pubblico che mi ha incitato, grazie alle persone ho vissuto un'emozione unica. Ora in teoria dovrei correre anche la 5 Mulini, vediamo come sto. Poi invece dovrei gareggerò solo dopo gli italiani di cross e in estate poi farò la corsa in montagna. Vorrei puntare tanto agli europei a luglio che prevedono un percorso fatto di salita e discesa e quindi sono più adatti a me. Saranno l'obiettivo di questo 2020 e punto a fare il colpo grosso là. Dovranno andare bene diverse cose ma l'obiettivo è fissato».

Francesco Puppi non è convinto di una possibile rimonta: «Impossibile rientrare – ha rivelato – perché Cesare è un duro. Ovvio, in gara ci si crede sempre perché si corre per vincere e si prova sempre a vincere. Non è stata una giornata semplice, ho faticato un po' e quindi sono contento che abbia vinto un mio grande amico e compagno di Nazionale. Sul percorso mi sono trovato meglio in salita, meno in discesa».

Silvia Oggioni, terza al traguardo ha riscattato la brutta prova dell'esordio nel 2019: «Ero venuta qua l'anno scorso – spiega - ma ero in un periodo un po' negativo e quest'anno è andata molto meglio. Mi sentivo bene fin dall'inizio e ho provato a tenere il ritmo del gruppo davanti. Poi hanno aumentato e se ne sono andate, ma penso di avere tenuto abbastanza bene il passo che avevo previsto. Sto costruendo la prossima stagione in pista sui 3000 siepi, si spera che il meglio debba ancora venire e sto mettendo su mattoncino su mattoncino. Il mio personale sulle siepi è di 9'59”, spero di poterlo abbassare. Il sogno? Sarebbero gli europei di Parigi ad agosto. Il minimo è 9'55”. Vero che è abbordabile ma bisogna migliorare e non è facile. Il mio record l'ho fatto nel 2016 e ancora non l'ho abbassato, bisogna avere un po' di continuità di allenamento e fortuna, speriamo di averne un po’».

Più che soddisfatta la vincitrice Moira Stewartova: «Sono molto contenta – commenta - perché mi aspettavano tutti al varco in quanto ero la vincitrice uscente, sentivo il peso del pronostico favorevole e confermarsi non è mai facile. Sono molto orgogliosa di quello che ho fatto. Lo scorso anno ho avuto vita più facile, quest'anno invece ho fatto un po' più di fatica perché la mia avversaria era sempre molto vicina e ho dovuto spingere molto di più rispetto allo scorso anno».













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