È la Marcialonga grandi firme Cologna, Northug e Melandri 

La granfondo del 26 gennaio. Ieri l’ufficializzazione della partecipazione del campionissimo svizzero e dell’ormai ex “re” di Norvegia. E anche il motociclista sarà al via della gara di 70 km



Predazzo. Lascia o raddoppia? Ieri, scorrendo l’elenco iscritti della Marcialonga, accanto ai tanti nomi di campioni ed esperti di double poling, al numero 100 lampeggiava il nome di Dario Cologna, vincitore di quattro ori olimpici, uno mondiale, quattro Coppe del Mondo e quattro Tour de Ski. Da 100 a 200 ed ecco con tanto di pettorale il nome di Petter Northug, che si annuncia come “Marcialonga ambassador”. Gongola Angelo Corradini e strizza l’occhio a Coop Norvegia, maggior partner di Marcialonga, che ha voluto lo svizzero Cologna a capo del proprio team di 70 atleti. Ma anche la presenza del norvegese Northug è un assist di Coop Norvegia. La Coppa del Mondo è orfana del norge dal dicembre 2018 e la sua assenza si sente perché, oltre alle eccellenti prestazioni agonistiche, lui era spesso fonte di notizie, più o meno discutibili, di gossip e di editti. Lo aveva detto che quest’anno voleva gareggiare alla Marcialonga e alla Vasaloppet e ieri ecco l’annuncio ufficiale, con la presenza del suo nome nell’elenco iscritti.

L’“italiano” Cologna

L’incontro sui 70 chilometri tra i due “pesi massimi” si terrà domenica 26 gennaio lungo i binari delle Valli di Fiemme e Fassa: all’angolo destro del ring Marcialonga, nato l’11 marzo 1986,179 cm per 74 kg, c’è l’italo svizzero Dario Cologna (il papà è noneso e la mamma altoatesina) detto “SuperDario”.

Northug suda per il ritorno

All’angolo sinistro invece, nato il 6 gennaio 1986, 185 cm per 82 kg, c’è il norvegese Petter Northug, detto “Jantelov” o “Thug” sfruttando l’assonanza con il cognome. Due campionissimi, due leggende dello sci di fondo che hanno scelto il manto innevato trentino della Marcialonga di Fiemme e Fassa per tornare ad affrontarsi. Cologna “scenderà” direttamente dalla Coppa del mondo, Northug sta invece sudando (e non è un eufemismo…) per tornare ad un buon livello dopo il ritiro. E lui mette le mani avanti, perché recuperare la forma non è facile. La Marcialonga è dura, molto dura tanto che nel 2012 il norvegese si era classificato “solo” decimo. Dice che vuole essere il “mentore” dei suoi quasi 1500 connazionali in gara, ma conoscendolo, lui che è ottimo giocatore di poker (anche alle world series) potrebbe giocare il jolly.

Cologna quest’anno non ha raccolto grandi risultati, un terzo posto a Davos, due sesti posti in Val di Fiemme, soprattutto quello sulla final climb del Cermis parla di uno che in salita ci sa fare, del resto di Tour de Ski sul Cermis ne ha vinti quattro. Anche lui comunque non avrà vita facile. Visma Ski Classics – circuito internazionale di cui Marcialonga fa parte - esprime valori elevati, con grandi campioni titolati, mondiali ed olimpici, ben decisi a salire sul podio. C’è però il fenomeno Emil Persson che ha spiazzato tutti. Marcialonga è e rimane l’obbiettivo principale di Gjerdalen, Eliassen, Nygaard e di tanti altri.

Al via anche Melandri

È di ieri anche la conferma che Marco Melandri, campione del mondo di motociclismo, sarà al via col n. 33 nella 70 chilometri: si sta allenando sodo, non vuole fare brutta figura!













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