ROVERETO

Bocconi avvelenati, cane salvo per miracolo 

La bestiola, di mezza taglia, è sopravvissuta grazie al veterinario e a 18 ore di rianimazione assistita



ROVERETO. Ha rischiato di morire per arresto respiratorio il cane di media taglia che qualche giorno fa ha ingollato quella che con tutta probabilità è un boccone avvelenato nella zona tra il Moietto e Zaffoni. L’animale era a spasso con la proprietaria, che si è preoccupata molto quando ha notato dei tremori sospetti. La donna ha subito contattato il veterinario, trasportando in ambulatorio il cane che ormai aveva chiari sintomi da avvelenamento. Per avere certezze - e anche per formulare la denuncia con precisione al corpo forestale - servirà qualche giorno, ma intanto perlomeno l’animale è stato salvato, nonm senza fatica.

«Il cane è rimasto in rianimazione assistita per 18 ore prima di essere dichiarato fuori pericolo» racconta il veterinario, il dottor Fabrizio Pizzini che ha preso in cura la bestiola. Non si sa ancora con precisione quale veleno sia stato impiegato, ma il dottor Pizzini non ha soverchi dubbi nell’indicare «sostanze organo-fosforiche» quelle usate per contaminare i bocconi. «Si tratta di sostanze oggi in disuso, ma impiegate con larghezza nei decenni passati come pesticidi in agricoltura. Oggi si usano pesticidi sistemici, che agiscono in maniera diversa e meno impattante sulla natura e sull’uomo. Questi composti organi-fosforici invece sono sostanze caratterizzate da un utilizzo residuale, possono anche essere vecchie scorte, per quello che ne sappiamo».

La certezza del veterinario dipende dal fatto che il cane, nonostante una sintomatologia piuttosto avanzata, con tremori, vomito e convulsioni, ha reagito bene agli antidoti per questa famiglia di veleni, e dopo un lungo periodo di ventilazione forzata, per prevenire la morte per soffocamento, è sopravvissuto. Ma la zona dove è stato avvelenato è molto frequentata da cani e padroni, da qui l’allerta per la zona di Moietto e Zaffoni.









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