Rifiutano i test nasali, primi bambini “esclusi” da scuola in Alto Adige
Nove casi stamattina tra San Giacomo e Pineta di Laives. Atteso in giornata il pronunciamento del Tar
BOLZANO. Ci sono i primi bambini rispediti a casa da scuola perché non autorizzati dai genitori a fare il test nasale. E’ successo questa mattina: nove casi segnalati a San Giacomo e Pineta di Laives.
Di fronte al no delle famiglie, i dirigenti scolastici hanno dovuto – secondo quanto previsto dall’ordinanza del governatore Kompatscher – rifiutare l'accesso alle scuole. Per gli alunni che non effettuano lo screening è prevista la didattica a distanza.
Intanto i test nasali finiscono davanti al Tar di Bolzano. Un gruppo di genitori ha presentato ricorso contro il decreto del governatore, contestando l'obbligatorietà dei tamponi.
L'udienza di sospensiva della camera di consiglio è stata fissata per il 27 aprile. E' invece atteso già in giornata un pronunciamento del Tar in riferimento alla richiesta di sospensione cautelare dei test nasali, che casomai avverrebbe con decreto monocratico. Fino a ieri il 91% degli alunni delle elementari e delle medie e il 79% delle superiori e scuole professionali hanno dato la loro disponibilità ai test nasali in classe. Chi non partecipa da oggi dovrebbe passare in dad.