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Materne trentine aperte a luglio? Proclamato lo stato di agitazione

Per Flc, Cisl scuola  e Satos: “La risposta ai bisogno conciliativi delle famiglie va costruita in altro modo - dicono – e deve riguardare tutta la fascia 3-14 anni” L’apertura a luglio è solo uno  spot.



TRENTO.  I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione. Si tratta di Flc Cgil con Cinzia Mazzacca, Cisl Scuola con Stefania Galli e Fgu Satos con Ennio Montefusco. 

E il punto è la politica provinciale sulle scuole d’infanzia. “La risposta ai bisogno conciliativi delle famiglie va costruita in altro modo - dicono – e deve riguardare tutta la fascia 3-14 anni”.

Sindacati e insegnanti  non accettano la narrazione della giunta secondo cui l’estensione fino a luglio del calendario delle materne  risponde alle esigenze delle famiglie.

"Si confonde - spiegano i sindacati – il servizio educativo e formativo, quello della scuola dell’infanzia, con un servizio conciliativo a disposizione delle famiglie. Sono cose ben diverse”.

E chiedono anche chiarezza sui dati e quindi su quante famiglie hanno risposto positivamente al sondaggio sul possibile utilizzo delle materne a luglio. Un numero che secondo i sindacati sarebbe di poco più di 6 mila famiglie sul totale. E quindi il 41% e non il 73.

Flc, Cisl scuola  e Satos sono anche contrari all’attribuzione ferie d’ufficio e contrari al fatto che non ci sia la necessaria pausa di recupero psicofisico.

Da qui la dichiarazione dello stato di agitazione. Perchè “il prolungamento a luglio è un provvedimento spot non una soluzione”.













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