Con l’Ateneo dei Racconti i giovani possono dar voce ai loro pensieri
Tra novità e riconferme, riparte il concorso letterario di Opera Universitaria per scrittori in erba
TRENTO. Ci sono ancora alcune settimane di tempo per partecipare a “l’Ateneo dei Racconti”, il concorso letterario organizzato da Opera Universitaria, in collaborazione con il Centro Culturale Santa Chiara, il Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda, il CT Olmi 24 e l’associazione universitaria ATU.
Ieri è stata presentata la tredicesima edizione che vede riconferme e importanti novità: oltre, infatti, ai partner storici e consolidati del progetto, da quest’anno prende le redini della parte letteraria lo scrittore Marco Balzano, nuovo direttore artistico del concorso. I finalisti avranno la possibilità di lavorare sul proprio testo e dargli una dimensione performativa in collaborazione con Guido Laino.
«Ho accolto con molto entusiasmo l’invito a seguire la direzione artistica di questa edizione de l’Ateneo dei racconti. Cosa mi aspetto da questa nuova avventura? Di mettermi in ascolto e lasciarmi guidare, scoprire dai ragazzi stessi dove vogliono andare, quale forma espressiva desiderano utilizzare, che modalità di racconto vogliono esplorare. Only connect, diceva Shakespeare, raccogliere le loro urgenze, entrare nel loro mondo, dando loro gli strumenti per raccontarlo in modo credibile, spontaneo, senza buttare fumo negli occhi o con ricette preconfezionate. Perché scrivere è un po’ come scendere in bottega e finire la giornata con le mani sporche di inchiostro. C’entra sicuramente il talento e l’intelligenza, ma è fondamentale anche conoscere e saper padroneggiare i ferri del mestiere. E questo è ciò che potrò mettere a disposizione», queste le parole dello scrittore Marco Balzano.
Il format ormai è consolidato. Si può partecipare inviando un racconto inedito breve (massimo 10.000 battute), di qualsiasi genere. Dieci i racconti selezionati, che potranno essere poi essere perfezionati in un workshop di due giorni tenuto da Marco Balzano. Al termine di questo lavoro di editing, verranno pubblicati i racconti finalisti e infine anche una trasposizione teatrale, con la possibilità di portare in scena il proprio racconto.
Come spiega la presidente di Opera Universitaria Maria Laura Frigotto «l’Ateneo dei Racconti per noi è molto di più di un concorso letterario. È un’occasione per mettere a frutto passione e talenti, per creare momenti di socialità e conoscenza tra i partecipanti, ma anche per tessere rapporti e relazioni con il territorio. Questo concorso, infatti, è un vero e proprio percorso formativo, in cui gli aspiranti scrittori possono apprendere da esperti del mestiere e riversare sul territorio la propria creatività e originalità. Un’occasione non solo per gli studenti, lo ricordiamo, ma per tutti coloro che, a vario titolo, hanno a che fare con il mondo universitario e che hanno voglia di raccontare qualcosa di sé».
La scrittura lascia poi il posto al teatro, con il supporto dell’associazione teatrale ATU e grazie all’esperienza di Guido Laino, che cura insieme agli autori la trasposizione scenica del racconto, che può prendere forme diverse, utilizzando linguaggi e formule narrative e performative differenti
«Sono molte le edizioni di Ateneo dei Racconti a cui ho partecipato – dice Guido Laino - e devo dire che ho visto questo progetto evolversi in modo straordinario, soprattutto grazie a un sempre maggiore coinvolgimento degli studenti, sia nell’ambito organizzativo con la nascita e la crescita di ATU, sia in quello del lavoro sulle performance in cui sono supportato da un buon numero di studenti che entrano in qualità di volontari nello staff di regia. E questo aspetto rende certamente ancora più significativi l’unicità e i punti di forza del concorso, perché sempre di più la dimensione tipicamente individuale della scrittura prende una forma collettiva e partecipata, che insegna molto a tutti noi non solo in ambito creativo ma anche e soprattutto nello sviluppo delle competenze legate al lavoro di gruppo e alle dinamiche di collaborazione con gli altri»
Fondamentale il supporto dell’Associazione studentesca ATU, da molti anni ormai al fianco di Opera nella gestione del concorso. Come dice Lorenzo Caviglia, vicepresidente dell’Associazione, «Collaborare nell’organizzazione de l’Ateneo dei Racconti è un modo per noi di fare pratica, di imparare, acquisire competenze che potremo poi spendere in futuro. È un modo per entrare in rapporto con le studentesse e gli studenti, con i professionisti e con Opera, che supportiamo ma che allo stesso tempo ci sostiene in questo percorso. Credo che l’Ateneo dei Racconti, così come molti altri dei progetti che vengono realizzati, possa fare la differenza per coloro che decidono di venire a Trento a studiare».
Ecco, dunque, le tappe del concorso. Il 4 dicembre si conclude il termine per presentare il proprio racconto. I finalisti parteciperanno ad un workshop di due giorni, nel mese di febbraio.
Il 9 aprile una serata tutta dedicata alla letteratura al teatro Sanbàpolis, con la proclamazione del racconto vincitore per la giuria letteraria e del vincitore per la giuria popolare. Come di consueto, avremo l’apporto del Conservatorio per la composizione e messa in musica del racconto vincitore. Il direttore artistico Balzano chiuderà l’evento con una lezione-spettacolo sulla scrittura.
Il 16 e 23 aprile, invece, gli appuntamenti teatrali, dove i concorrenti presenteranno il proprio racconto al pubblico con una performance di 15 minuti. Ognuna delle due serate avrà un vincitore decretato dalla Giuria del pubblico in sala. Nel corso della seconda serata, la giuria artistica decreterà la performance vincitrice scelta tra tutte le performance partecipanti al concorso.
I premi per tutti i finalisti consisteranno nella possibilità di prendere parte al workshop di editing dei racconti, oltre che la pubblicazione del racconto nel volume AdR 2023/2024. Gli altri premi in palio saranno un corso di scrittura creativa per il miglior racconto per la Giuria Letteraria; un buono spendibile in una libreria della città per il miglior racconto per la Giuria Popolare. Dieci lezioni gratuite di un corso offerto dal Centro Teatro CTOlmi 24 per le migliori performance scelte dal pubblico in sala, ed un corso di scrittura creativa per la miglior Performance per la Giuria Artistica.
Un concorso, quindi, complesso, che attira a sé componenti della vita culturale della città e non solo. Come spiega il direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara Massimo Ongaro, «Da ormai molti anni il Centro S. Chiara è con convinzione al fianco di Opera Universitaria per cercare di dare voce, risalto e seguito alle tante iniziative che provengono dal mondo studentesco, e non solo, anche grazie al supporto di competenze e professionalità che mettiamo a loro disposizione. I risultati fin qui raggiunti ci soddisfano, sia in termini di pubblico che di qualità delle proposte, dandoci ulteriore incentivo a proseguire su questa strada. Il concorso “l’Ateneo dei racconti” si inserisce proprio in questa direzione, consentendoci di promuovere e valorizzare la scrittura e l’invenzione letteraria tra le studentesse e gli studenti. Una grande occasione per loro di dare libero sfogo alla propria creatività e fantasia, ma soprattutto una preziosa opportunità per ascoltare e mettere in condivisione mondi letterari diversi».