Soccorso alpino Gdf, in Veneto in tre mesi tratti in salvo 70 escursionisti
Sessanta gli interventi da giugno a oggi: i più complessi sulla ferrata Kaiserjaeger a quasi 3 mila metri sul Lagazuoi e lungo la ferrata Roghel
VENEZIA. Dal mese di giugno ad oggi sono 60 gli interventi di soccorso svolti di finanzieri specializzati delle stazioni venete di Soccorso alpino della Guardia di Finanza (Sagf) di Auronzo di Cadore e Cortina d'Ampezzo, in raccordo con il Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto, il 118 e alle altre forze dell'ordine, anche delle limitrofe provincie di Trento, Bolzano e Udine. Le attività - informa una nota - hanno consentito di trarre in salvo 70 persone, tra escursionisti e appassionati di sport. Alcuni di questi erano dispersi tra i boschi oppure immobilizzati per via di infortuni e traumi durante le escursioni.
Tra gli interventi più rischiosi e ad alta complessità tecnica, quello effettuato dalla stazione di Cortina a quasi 3.000 metri di altitudine, in condizioni ambientali proibitive e con la presenza di neve, per trarre in salvo quattro escursionisti polacchi bloccati sulla ferrata Kaiserjager nel gruppo montuoso del Lagazuoi; quello della stazione di Auronzo, in piena notte, per prestare soccorso a due escursionisti ungheresi a 2.300 metri di altitudine, lungo la Ferrata Roghel nel Comune di Comelico Superiore.
Nella quotidiana attività di "polizia di montagna", le stazioni di Soccorso Alpino possono contare sulla tecnologia di ricerca e soccorso con droni e di localizzazione dei telefoni cellulari dei dispersi, con tre cani specializzati insieme ai propri conduttori.