Il sindaco di Verona Damiano Tommasi scala in bici il passo dello Stelvio: «Mantenuto la promessa fatta in caso di vittoria»
Il primo cittadino è salito sulla cima intitolata al campionissimo Fausto Coppi insieme ai fratelli e a un assessore
BOLZANO. Aveva promesso che in caso di vittoria avrebbe percorso in bicicletta i 25 chilometri e 48 tornanti dello Stelvio, senza mai fermarsi, e ieri 6 settembre ha potuto finalmente realizzare quest’obbiettivo.
Così Damiano Tommasi, neoeletto sindaco di Verona alle elezioni dello scorso giugno, ha scalato in bicicletta la montagna simbolo degli appassionati di ciclismo.
Tommasi è partito da Prato allo Stelvio in provincia di Bolzano e ha percorso il versante altoatesino, considerato il più impegnativo, per salire dai 917 metri fino ai 2.757 al confine tra la Lombardia e il Trentino Alto Adige.
«È anche un modo per ricordare Gianni Mura» ha detto Tommasi prima della partenza, ricordando il giornalista sportivo scomparso nel 2020 con il quale aveva un legame speciale.
Tommasi è partito con un gruppo di 15, tra cui i fratelli Alfonso e Samuele, l'assessore al terzo settore del Comune di Verona Italo Sandrini, l'ex sindaco di Negrar Alberto Mion, il presidente del consiglio comunale di Trento Paolo Piccoli, e il consigliere trentino Walter Lenzi.
Al gruppo si è unito anche Gianni Amaini, 82 anni, ex assessore veronese al bilancio della giunta Gozzi negli anni '80. «È sempre un'emozione salire quassù, sulla Cima Coppi, dopo averlo promesso per l'elezione. In verità - ha precisato Tommasi - avevo detto che l'avrei fatto anche se non fossi diventato sindaco, a maggior ragione».
«Il ciclismo - ha aggiunto - è uno sport che mi ha tanto appassionato e che negli ultimi anni avevo un po' abbandonato, è stato bello tornare in sella accompagnato da tanti amici e soprattutto con uno sforzo che mi ha permesso di pensare e di metterci la testa più delle gambe».