Colpita da una scarica di sassi, alpinista soccorsa in val Canali
La donna stava scalando la via Bmz: se l’è cavata con ferite ad una mano. Sulla Vedretta degli Sfulmini un tedesco di 24 anni resta bloccato dopo aver visto il compagno scivolare sul ghiaccio per decine di metri
TRENTO. Un'alpinista è stata elitrasportata all'ospedale Santa Chiara di Trento dopo essersi infortunata ad una mano a causa di una scarica di sassi, mentre stava scalando la via Bmz alla cima dell'Alberghet in alta Val Canali (Primiero San Martino di Castrozza), al quarto tiro. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 14.15 dai due compagni di cordata della donna.
Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino orientale, ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha verricellato in parete il Tecnico di elisoccorso. La donna è stata recuperata a bordo e trasferita all'ospedale Santa Chiara di Trento, mentre i due compagni di cordata sono rientrati a valle in autonomia. Non è stato necessario l'intervento degli operatori della Stazione di Primiero, pronti in piazzola per dare eventuale supporto.
Sempre oggi un escursionista tedesco del 1998 è stato soccorso nella mattinata sulla Vedretta degli Sfulmini, sotto Bocca degli Armi (Dolomiti di Brenta). L'uomo si trovava sul tratto ghiacciato ripido della Vedretta senza essere più in grado di proseguire in autonomia, dopo aver visto il compagno di escursione - munito di sole catenelle ai piedi, non sufficienti per garantire stabilità sui tratti ripidi ghiacciati - scivolare per diverse decine di metri fino alla base della vedretta. La richiesta di aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 10.
Sul posto è arrivato l'elicottero che ha verricellato il Tecnico di elisoccorso. L'uomo, illeso, è stato recuperato a bordo e lasciato al vicino rifugio Alimonta, dove nel frattempo era sopraggiunto il compagno.
Non è stato necessario il supporto degli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio, pronti in piazzola, e intervenuti poco dopo, intorno alle 13.30, quando una escursionista olandese del 1966 è inciampata nei pressi del lago Ritorto e, cadendo su un sasso, si è ferita alla testa. Quattro soccorritori la hanno raggiunta e, dopo averle prestato le prime cure, la hanno trasportata con la barella portantina fino alla telecabina e da lì fino in paese, dove la hanno affidata all'ambulanza per il trasporto all'ospedale di Tione.