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Abitare sulle Alpi: i progetti più interessanti di Trentino, Alto Adige e Tirolo

Le strategie si concentrano sul recupero del patrimonio edilizio, sullo sviluppo del social housing, sulla valorizzazione delle risorse locali e su una pianificazione attenta e sostenibile dell’uso del territorio (nella foto Euregio: Valentina Chizzola e Liria Veronesi di Fondazione Demarchi e Luciano Malfer)



TRENTO. L’abitare in montagna rappresenta un ambito prioritario di intervento per sostenere comunità resilienti e attrattive, in linea con i principi di sostenibilità, inclusione e innovazione. Con l'obiettivo di approfondire la conoscenza delle strategie regionali, rafforzare la collaborazione interregionale e promuovere, nell’ambito dell’Euregio, politiche dell’abitare efficaci e sostenibili per le comunità alpine, si è svolto oggi presso Casa Moggioli a Trento un seminario nell'ambito del Martedì dell'Euregio, alla presenza dell'assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia autonoma di Trento.
L'assessore ha sottolineato come sia fondamentale affrontare il tema della casa a livello di Euregio, confrontandosi con territori simili e puntando su sostenibilità e innovazione. Solo attraverso la collaborazione e la condivisione di esperienze, infatti, è possibile creare soluzioni efficaci per le comunità alpine. Il Trentino sta cercando di trovare molteplici soluzioni al tema dell’abitare, consapevole che quando si parla di abitare non ci si deve riferire solo alla casa in senso stretto, ma anche alla costruzione di una comunità coesa e inclusiva.
Nel corso dell'incontro i tre territori hanno potuto condividere esperienze già avviate nei rispettivi contesti e presentare piste di lavoro strategiche, sia sul piano legislativo sia attraverso specifici piani di intervento.
In apertura ha rivolto un saluto di benvenuto ai partecipanti Elisa Bertò, rappresentante del Trentino in seno al Segretariato dell'Euregio, che ha evidenziato il fatto che questi appuntamenti servano anche al dibattito culturale e ad aiutare ad affrontare i temi dell'attualità. Il metodo del confronto e della collaborazione, cuore dell'attività di Euregio, deve poter essere patrimonio di tutti.

L’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino definisce un quadro di cooperazione transfrontaliera per affrontare le sfide dell’abitare nelle aree alpine. Le comunità locali, le istituzioni e gli attori economici collaborano per sviluppare modelli abitativi sostenibili, in risposta a fenomeni come lo spopolamento e la frammentazione territoriale. L’approccio integra le politiche dell’abitare con quelle della mobilità, del lavoro e del welfare, con l’obiettivo di rafforzare la qualità della vita e la coesione nei territori montani.

Le strategie si concentrano sul recupero del patrimonio edilizio, sullo sviluppo del social housing, sulla valorizzazione delle risorse locali e su una pianificazione attenta e sostenibile dell’uso del territorio. L’abitare in montagna rappresenta un ambito prioritario di intervento per sostenere comunità resilienti e attrattive, in linea con i principi di sostenibilità, inclusione e innovazione.

Nell'ambito del seminario sono stati presentati alcuni dei progetti più significativi per ciascuno dei tre territori. Tra questi - relatori il già dirigente generale dell'Agenzia per la famiglia (ora Agenzia per la coesione sociale), il dirigente generale dell'Umst Resilienza abitativa, sostenibilità e assegno Unico della Provincia autonoma di Trento e rappresentanti della Fondazione Demarchi - quello trentino “Coliving collaborare condividere abitare”, che ha previsto la messa a disposizione di alcuni alloggi di proprietà di Itea S.p.a. nel Comune di Luserna, con contratto di comodato a titolo gratuito per un periodo di quattro anni, con l'impegno dei partecipanti ad impegnarsi attivamente in seno alla comunità comunità. Nonostante il bando fosse uscito durante il periodo della pandemia, ha visto la presentazione di oltre 50 domande (perfino dalla Corea del Sud), che hanno portato 9 bambini in età scolare nel piccolo paese di Luserna ed impedito la chiusura del locale servizio infanzia 0-6 anni. Inoltre, in questi anni, tre persone hanno conseguito il patentino linguistico PAT di conoscenza della lingua cimbra. Il progetto è stato realizzato grazie alla sinergia fra diversi enti: Magnifica Comunità Altipiano Cimbri come capofila, Agenzia provinciale per la famiglia, Servizio Casa della Provincia autonoma di Trento, ITEA, Comune di Luserna, con il coordinamento della Fondazione Franco Demarchi. Un progetto simile è stato avviato successivamente anche a Canal San Bovo.

Per l'Alto Adige è stato presentato dall'Assessorato all‘Edilizia abitativa, Sicurezza e prevenzione della violenza della Provincia autonoma di Bolzano e da un rappresentante di Arche, Associazione cattolica dei lavoratori (KVW) di Bolzano, il progetto pilota di edilizia abitativa di utilità sociale, che ha l'obiettivo di creare più spazio vitale per i residenti a prezzi accessibili, attraverso la costruzione di alloggi non a scopo di lucro, anche con nuove costruzioni. La proposta di progetto è stata sviluppata in collaborazione con i partner e il Comune di Bressanone e presentata pubblicamente nel marzo scorso. Riguarda giovani e famiglie che vivono o lavorano a Bressanone, comprende 30 appartamenti in affitto (monolocali, bilocali, trilocali) a canone massimo provinciale, con vincolo di destinazione trentennale. Dopo l'approvazione della riforma edilizia da parte del Consiglio provinciale, si prevede nei prossimi mesi la costituzione della “Stiftung Wohnen Südtirol” e successivamente la richiesta di assegnazione dei terreni e la pianificazione edilizia, con l'inizio della costruzione nella primavera 2026. Il trasloco degli inquilini è previsto nell'inverno 2026/2027. Il progetto vuole fungere da modello per essere attuato nel maggior numero possibile di Comuni dell'Alto Adige.

Il Tirolo ha infine presentato, attraverso un rappresentante della Tiroler Gemeinnützige Wohnungsbau- und Siedlungs GmbH, il sistema abitativo no-profit in Austria. Nel Land, un tirolese su cinque vive in un appartamento di proprietà di un promotore immobiliare no-profit. È stato quindi presentato il sistema di sussidi per l'edilizia abitativa e l'abitare assistito, che prevede maggiori sussidi per piccoli progetti edilizi e per le zone strutturalmente deboli, come quelle rurali.













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