lo studio

La “Regione del Garda”? Un colosso del turismo

Singolare analisi presentata durante una lezione aperta all’Università cattolica di Brescia


di Daniele Peretti


LAGO DI GARDA. E se il lago di Garda diventasse una regione? Comprenderebbe 54 Comuni tra quelli costieri e quelli dell’entroterra oltre ad alcuni del mantovano. Economicamente sarebbe sbilanciata verso il comparto turistico con caratterizzazione extra lusso e con le sue 18 strutture tra 5 stelle e 5 stelle lusso, precederebbe l’Emilia Romagna e sarebbe di poco inferiore a Liguria e Piemonte.

Altre valutazioni. La nuova Regione con 6.321.000 arrivi rappresenterebbe il 5% della quota nazionale e con i 26.134.000 pernotti il 6% delle presenze turistiche. La Regione del Garda andrebbe a scorporare territori da quelle di Brescia, Verona, Trento, ma anche Mantova e sarebbe dietro solo a Veneto, Lombardia, Toscana. Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lazio, ma a livello di presenze sarebbe al livello delle Città d’Arte. L’analisi è stata presentata in occasione di una lezione aperta all’Università cattolica a Brescia nella Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere, corso di comunicazione internazionale del territorio, tenuta da Davide Fedreghini del Centro Studi Confindustria di Brescia, basandosi sui dati Istat relativi all’andamento della domanda e dell’offerta turistica del lago di Garda degli ultimi dieci anni.

Nella valutazione complessiva si deve tenere conto da una parte di tutte le barriere amministrative e dall’altra della comune vocazione turistica seppur differenziata nelle modalità d’attuazione. Dai dati la conferma di come il 2023 sia stato un anno da record con 26.134.000 presenze il 6,8% rispetto al 2019 che fu annata straordinaria con 24.461.000 presenze.

La Regione Garda amministrativamente potrebbe contare sul 4% degli esercizi extra alberghieri italiani: più di Sicilia, Piemonte, Sardegna e Marche. Per l’ipotetica realtà non sarebbero solo aspetti positivi, ma non mancherebbero le criticità e queste sono invece reali. Per tutte l’eccesso di turismo in alcuni periodi dell’anno concentrato su alcune località.













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