il bilancio

Gardone, il Vittoriale chiude il 2024 con più di 300mila visitatori

Per l’occasione una visitatrice è stata premiata con due biglietti omaggio per un ingresso a vita. Il presidente Giordano Bruno Guerri: «Continueremo a essere un motore di cultura»


di Daniele Peretti


GARDONE. Il Vittoriale degli Italiani chiude il 2024 con più di
300mila visitatori. Obiettivo centrato quello fissato dalla Fondazione
e dal suo presidente Giordano Bruno Guerri dopo che nel 2021 si era
toccata la soglia minima dei 179.047 visitatori. Il traguardo è stato
celebrato con un gesto simbolico: la premiazione della triestina
Cinzia Bianchi
, visitatrice premiata con due biglietti omaggio per un
ingresso a vita. L’assegnazione è stata fatta a fine dicembre quando
la famiglia Bianchi è entrata al Vittoriale.

Il Vittoriale ha ricevuto un significativo riconoscimento da parte dell’Osservatorio dei Musei curato da BVA–Doxa. Grazie all’analisi delle recensioni online
relative ai musei italiani, è emerso che il Vittoriale occupa la prima
posizione per le emozioni suscitate nei visitatori e per la
preparazione e la disponibilità del proprio staff. In segno di
apprezzamento per questo risultato, i dipendenti riceveranno premi
speciali.

Il presidente Giordano Bruno Guerri dice: “È un traguardo che
dobbiamo a chi lavora nel e per il Vittoriale. Continueremo a essere
un motore di cultura e a lavorare con entusiasmo per rendere la visita
un’esperienza sempre più straordinaria.. La crescita continua dei
visitatori rappresenta non solo una conferma della validità delle
strategie messe in atto, ma anche il risultato dell’impegno quotidiano
del personale che accoglie il pubblico in questo luogo ricco di storia
e bellezza”. Con questi risultati il Vittoriale degli Italiani si
conferma essere una casa museo capace di affascinare ed emozionare i
propri ospiti. La Fondazione continua a lavorare su progetti
innovativi volti a promuovere la cultura locale e nazionale. Guardando
al passato con rispetto e ammirazione, si prepara a creare nuove
opportunità culturali per le generazioni future.













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