Violenza in Francia, urla "Allah Akbar" e uccide un insegnante
Ci sono anche almeno due feriti nell'episodio di violenza avvenuto nel nord, ad Arras: il ministro degli Interni conferma l'arresto del sospetto attentatore, un ventenne ceceno già noto perché a rischio radicalizzazione
PARIGI. Un insegnante è stato ucciso oggi (13 ottobre) nell'attacco con il coltello al liceo Gambetta di Arras, nel nord della Francia: è quanto riferisce Bfm-Tv, confermando inoltre diversi feriti. Il principale sospetto dell'attacco con il coltello che ha causato la morte di un insegnante e almeno due feriti in un liceo di Arras, è stato fermato dalle forze dell'ordine: aggiungendo che l'uomo avrebbe gridato "Allah Akbar". Un'informazione confermata su X (ex-Twitter) dal ministro dell'Interno, Gérald Darmanin.
L'attentatore sarebbe un ceceno di 20 anni, secondo fonti citate dalla tv Bfm. L'autore dell'attacco al liceo di Arras, probabilmente un ex allievo era schedato "S", che nel sistema francese significa "a rischio radicalizzazione". Era quindi sorvegliato dai servizi di sicurezza.
Nell'assalto al liceo, questa mattina verso le 11, un sorvegliante dell'istituto è stato a sua volta accoltellato ed è stato trasportato in condizioni molto gravi all'ospedale. Ferito, si apprende da fonti della polizia, anche un altro insegnante, ma in modo non grave.
L'omicidio di oggi ad Arras (Nord passo di Calais) è avvenuto a tre giorni dal terzo anniversario della decapitazione di Samuel Paty, un professore di 47 anni ucciso il 16 ottobre 2020 nella banlieue di Parigi. Alcuni giorni prima aveva tenuto in classe una lezione sulla libertà di espressione, mostrando ai ragazzi, fra l'altro, le caricature di Maometto.