La crisi di governo ora è realtà: il presidente Mattarella scioglie le Camere
Finita ufficialmente la diciottesima legislatura repubblicana: «Ma ci sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell'interesse del Paese»
ROMA. Anche l'ultimo atto di questa legislatura, così improvvisamente conclusa dopo la cridi di governo, è diventato realtà. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti. Lo rende noto il comunicato del Quirinale.
«Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultimo atto.
La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l'assenza di prospettive per una nuova maggioranza
Davanti alle Camere ci sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell'interesse del Paese.
A queste esigenze si affianca l'attuazione nei tempi concordati del Pnrr.
Mi auguro che pur nell'intensa campagna elettorale vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell'interesse dell'Italia», ha proseguito il presidente Mattarella.
«Il governo ha presentato le dimissioni, nel prenderne atto ho ringraziato Mario Draghi e i ministri per l'impegno in questi 18 mesi. Il Governo incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo.
Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell'energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficcolta economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell'interesse dell'Italia», ha concluso Mattarella.