Uccide il padre per errore, risponde di omicidio volontario
Per il pm aveva un intento omicida e ha sbagliato bersaglio
TARANTO. Spara contro altre persone durante una lite per questioni legate all'organizzazione della tradizionale festa di San Giuseppe a San Marzano, in provincia di Taranto, e ferisce suo padre che muore dissanguato. Ora il 27enne Angelo D'Angela, fermato nelle scorse ore dai carabinieri su disposizione del pm Francesco Ciardo, risponde di omicidio volontario. Sottoposto a fermo anche il suo amico Massimiliano Papari, di 42 anni, accusato di concorso in omicidio. Secondo quanto accertato dalle indagini, la sera del 7 dicembre il 27enne, suo padre Antonio D'Angela e Papari avrebbero aggredito due persone.
Durante la discussione il 27enne avrebbe esploso un colpo di pistola che per errore ha ferito e ucciso suo padre. Angelo D'Angela, sparando contro un'altra persona, secondo il pm aveva comunque intenzione di uccidere, solo che il colpo, nella concitazione degli eventi, ha raggiunto suo padre. La discussione tra i cinque sarebbe iniziata al circolo dei carrettieri che partecipa all'organizzazione del tradizionale corteo dei cavalli da traino, e sarebbe proseguita in un secondo momento in contrada Principe.
Alle due persone affrontate, a quanto si è appreso, i D'Angela e Papari addebitavano un incendio doloso avvenuto l'estate scorsa nel terreno di proprietà degli stessi D'Angela. Ora si attende l'udienza di convalida dei due fermi chiesti al gip dal pubblico ministero.