Marianna Obrelli: 23 anni e un maso nel cuore
Ha lasciato il lavoro in ufficio per dedicarsi all’azienda agricola Maso Tratta, sulle colline di Pressano: arnie, viti, ma anche ristorante e agritur con piscina
LAVIS. Ancora una volta siamo qui a proporre ai nostri affezionati lettori una storia di una ragazza con una marcia in più. Una ragazza di appena 23 anni, che dopo aver fatto il liceo scientifico di scienze applicate, ha subito iniziato a lavorare nell’azienda artigianale idraulica del papà. Ma dopo poco più di un anno si è resa conto che quella non poteva essere la scelta della sua vita rinchiusa fra i 4 muri dell’ufficio. Ecco allora l’idea di realizzare il suo sogno, quello di lavorare in agricoltura, visto che fin da bambina andare in campagna era la sua passione.
Parliamo di Marianna Obrelli di Lavis. Una ragazza entusiasta del sul lavoro ma nello stesso tempo cosciente che per essere buoni imprenditori agricoli si deve anche avere una formazione adeguata e specifica. Per questo ha frequentato il corso delle 600 ore organizzato dalla Fondazione Mach per il conseguimento del brevetto professionale agricolo. “Un corso - precisa subito Marianna - molto interessante che mi ha dato le basi per sia dal punto di vista gestionale dell’azienda che dal punto di vista tecnico”. E’ in attesa della liquidazione del premio d’insediamento per il quale ha presentato la domanda con annesso progetto delle iniziative da realizzare, con il fondo del premio. Innanzi tutto sviluppare l’apicoltura con l’acquisto di nuove arnie ma anche acquistare altri appezzamenti di terra dedicati alla viticoltura.
L’azienda agricola.
Marianna è entrata a pieno titolo in azienda quasi tre anni or sono, facendo una società agricola semplice con il papà. L’azienda è collocata sulla bellissima collina sopra Pressano, lungo la strada del vino, e si tratta di un maso: la cui costruzione precisa la Obrelli, risale al 1400. Il nome è: ”Azienda agricola Maso Tratta società agricola a responsabilità limitata”, della quale lei è la legale rappresentante.
Il maso quando è stato acquistato a suo papà, che lo ha ristrutturato ed adibito all’attività agrituristico realizzando sei appartamenti. Dispone di una bella piscina e di un ristorante che per ora in base alla legge non può superare i 14 posti a sedere. Ma nell’azienda Marianna ha introdotto anche le api, attualmente ha 25 alveari ma la prospettiva è quella di aumentare il numero. Oltre ai vigneti sulla collina, l’azienda dispone anche di terreni vicino a Zambana coltivati a mele. Ma per aumentare la diversificazione ha introdotto anche l’allevamento di lumache, un allevamento però che non risponde appieno alle aspettative. L’uva viene tutta conferita alla Cantina Sociale di Lavis Valle di Cembra, ed il prezzo liquidato per le uve è soddisfacente. Le mele vengono conferite al Consorzio % Comuni di Lavis- Mezzolombardo.
Fra i progetti futuri Arianna vede oltre all’aumento del numero di arnie nell’alveare anche un ampliamento dell’azienda per la parte viticola. Ma il suo sogno nel cassetto è quello di arrivare a realizzare una fattoria didattica comprendendo anche degli animali da cortile, galline, conigli ma anche qualche asino al fine di offrire ai bambini – ragazzi che visiteranno l’azienda una gamma di attività agricole complete. “Per me afferma questo è un vivo desiderio perché credo che i consumatori debbano conoscere meglio il processo produttivo di quella mela, di quella bottiglia di vino, di quel vasetto di miele ecc…”
Chiediamo a questo punto se dopo tre anni intensi è pentita della scelta fatta: “Assolutamente no – è la risposta netta -, anzi sono sempre più convinta della bontà della scelta anche se come in tutte le attività vi sono dei pro e dei contro. Ma mettendoli sulla bilancia non c’è dubbio che i pro sono molto più pesanti dei contro”.
Alla domanda se consiglierebbe ad un giovane o ad una ragazza di intraprendere l’attività agricola, molto sensata la risposta: “Sicuramente sì, se l’attività agricola le piace, diversamente la scelta le potrebbe pesare”.
E il suo rapporto con l’ambiente? “E’ di grande attenzione, prova ne sia che tutti i suoi vigneti sono coltivati con il metodo dell’agricoltura biologica, mentre per la parte a frutteto ormai siamo in fase di rinnovo e i nuovi impianti saranno tutti biologici. Ma non solo: il maso è alimentato per il 90% con energia pulita proveniente dai panelli solari fotovoltaici per l’energia elettrica, impianto di riscaldamento a biomassa e impianto di ricambio dell’aria geotermico. Inoltre c’è il recupero delle acque piovane utilizzate per il wc e per l’irrigazione, unita a trattamento aria con recupero di calore a flussi incrociati. Da ultimo, utilizza solo carta riciclata sia in ufficio che negli spogliatoi della piscina, e per le salviette per le mani.
Marianna è impegnata anche nel sociale con un’associazione di ragazzi diversamente abili.
E le amiche che dicono della scelta? "Sono felici e mi sono vicini anche sul piano psicologico”. Marianna è sentimentalmente legata e il suo hobby è quello delle camminate in montagna, ma anche la lettura e la musica.