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WaltherPark, è subito “effetto-Schoeller”: aumentate le richieste di alloggi. Il neopresidente a Bolzano: «Orgogliosi di far parte del progetto»

Prima visita pubblica nel capoluogo della nuova proprietà. Hager: «Stiamo già viaggiando in quinta, ma metteremo una marcia in più» (foto Ansa)



BOLZANO. "Gli affari sono affari, ma la fiducia è altrettanto importante e sono contento di entrare in questo progetto con Heinz Peter Hager con cui la fiducia c'è". Lo ha detto Christoph Schoeller, co-presidente del Gruppo Schoeller con sede a Pullach (Monaco di Baviera), nella sua prima visita pubblica a Bolzano, al cantiere del WaltherPark, dopo l'acquisizione di Signa Italia. Insieme ad Hager, che resta presidente e Ad della società WaltherPark, ha fatto il punto sullo stato del progetto che, ha assicurato Schoeller, non subirà variazioni.

Nel cantiere al centor di Bolzano prosegue a pieno ritmo la costruzione, ha riassunto Hager, di 110 appartamenti, 13.000 metri quadrati di uffici, un hotel con 113 stanze, 200 parcheggi privati e 500 parcheggi pubblici a rotazione. Il tutto con un investimento che si avvicina ai 600 milioni di euro.

L'ingresso della nuova proprietà permetterà di portare avanti con maggiore determinazione il progetto e già, secondo quanto ha detto Hager, ha avuto un effetto positivo: "Stiamo già viaggiando in quinta, ma metteremo una marcia in più. Con l'annuncio della nuova proprietà, superata ogni incertezza, sono aumentate le richieste per gli appartamenti".

L'apertura del centro commerciale è prevista per la primavera del 2025. "Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto", ha dichiarato ancora Schoeller, la cui famiglia, ha detto, vanta 500 anni di tradizione e, in campo economico, si occupa di packaging sostenibile, è proprietaria di una banca in Austria e da qualche anno è impegnata nel settore immobiliare. "Nella seconda parte dell'anno riprenderemo in mano il progetto del Virgolo che andrà rivisto poiché non è stato approvato", ha annunciato Schoeller che prossimamente andrà anche a Venezia, dove c'è un'altra proprietà del pacchetto ex Signa Italia, l'Hotel Bauer, per la quale "sono in corso valutazioni giuridiche".













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