economia

Sostegni alle imprese, la Confesercenti del Trentino chiede una proroga

Peterlana: “Non c'è tempo da perdere e queste misure sono insufficienti”



TRENTO. Per la Confesercenti del Trentino "serve una proroga dei sostegni alle imprese a partire da lavoro e Dl Liquidità". L'aumento dei prezzi, unito alla rapida espansione dell'epidemia, rischia di bruciare una ripresa che, effettivamente era partita, ma ora registra una pesante battuta d'arresto.

"Il governo ha approvato un pacchetto di circa 3,7 miliardi nella legge di Bilancio per far fronte ai rincari - osserva il vicepresidente di Confesercenti del Trentino, Massimiliano Peterlana -, e prevede di aggiunge un ulteriore miliardo per consentire la rateizzazione dei pagamenti. Vedremo come intenderà procedere, di certo non c'è tempo da perdere e queste misure sono insufficienti soprattutto se, a fronte di aiuti e agevolazioni da una parte, si procede con aumentare altre voci dall'altra".

"A soffrire maggiormente sono le Pmi - prosegue Peterlana - e le prospettive delle imprese del turismo, del commercio e dei pubblici esercizi sono radicalmente mutate. La graduale ripresa, lenta e faticosa, sta segnando una netta inversione di tendenza negativa. L'aumento dei contagi sta portando ad un 'lockdown di fatto', anche se non dichiarato, che sta affondando i fatturati delle attività. A ciò si aggiunge un esorbitante aumento dei costi fissi e delle materie prime".

L'aumento dei contagi sta poi portando le imprese ad aumentare nuovamente il numero di dipendenti in smart working. "Uno 'stay-at-home' - dice Peterlana- che avrà un forte impatto sui pubblici esercizi nei centri città e nei quartieri di uffici. Serve quindi intervenire, afferma Confesercenti, per la quale non basta 'non escludere' l'ipotesi di nuovi sostegni, bisogna intervenire al più presto, con misure adeguate a tutelare l'attività ed il lavoro delle imprese colpite, a partire dalla proroga degli ammortizzatori sociali Covid e dell'esenzione del pagamento del canone unico per le attività commerciali almeno fino al 30 giugno 2022. Occorre dare continuità anche alle misure per il credito previste dal DL Liquidità, che ha messo a disposizione delle imprese circa 169 miliardi di euro di finanziamenti, si legge in una nota.













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