Prosecco, champagne? No, Trentodoc: 12 milioni di bottiglie vendute, vendite a +40%
Le «bollicine di montagna» stanno conquistando uno spazio sempre maggiore anche all’estero, soprattutto in Europa e Nord America. Il presidente Enrico Zanoni: «Benissimo i millesimati e le riserve»
TRENTO. I numeri di Trentodoc registrano una crescita a volume e a valore rispetto al 2020 e al 2019. I dati raccolti dall'Osservatorio dell'Istituto Trento Doc hanno evidenziato per il 2021 una significativa crescita del comparto: l'accelerazione è del 40% rispetto al 2020 (anno che aveva evidenziato una flessione dovuta al contesto pandemico) e del 23% in confronto al 2019.
Le vendite hanno superato le 12 milioni di bottiglie e il fatturato complessivo del settore ha raggiunto i 150 milioni di euro.
A trainare le vendite è il mercato italiano guidato dal Trentino, dove la proposta degli operatori di settore ha incrementato sensibilmente la domanda di Trentodoc.
Anche nelle regioni meridionali le bollicine di montagna sono sempre più diffuse con una crescita sostenuta e l'estero, conferma un peso sul fatturato assoluto per il 15%: Europa e Nord America sono le aree internazionali di maggior sviluppo.
«Il 2021 è stato per la produzione Trentodoc un anno di grandi soddisfazioni, infatti, oltre alla prevedibile ripresa nei confronti del 2020, ha confermato ed accelerato l'importante trend di crescita degli ultimi anni.
Si conferma, inoltre, il consumo maggiore di millesimati e riserve, a riprova della crescente reputazione della nostra produzione e che il rigoroso lavoro dei nostri associati viene riconosciuto e premiato dal mercato», afferma il presidente dell'Istituto Trento Doc, Enrico Zanoni.