Per la cassa integrazione netto calo in un anno

Nel primo bimestre del 2016 il Rapporto Uil registra una flessione del 65% Il segretario Alotti: «Ma la straordinaria scende perché molte ditte hanno chiuso»



TRENTO. Nel primo bimestre del 2016 la cassa integrazione cala del 65,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, passando da 871.334 ore a 298.650 ore. Di queste ultime, 113.519 riguardano la cassa ordinaria (-33,5%) e 168.554 (-75,9%) quella straordinaria.

Il raffronto tra il mese di febbraio e quello di gennaio di quest’anno vede invece una crescita del 315,3%, da 57.958 a 249.692 ore. I dati emergono dal 2° Rapporto Uil sulla cassa integrazione.

A livello nazionale le rilevazioni relative al primo bimestre sono di segno opposto: rispetto allo stesso periodo del 2015, si segnala una crescita del 6,9%. Si registrano aumenti (di cui il più alto nel Lazio con +116,4%), in 10 Regioni e nella Provincia Autonoma di Bolzano, mentre la più forte flessione di ore è in Valle d’Aosta (-90,6%).

Walter Alotti, segretario della Uil trentina, spiega così il dato locale: «Il primo bimestre del 2016 presenta dei dati in controtendenza positivi: questo si spiega con il fatto che nel 2015 c'è stato un minimo di ripresa e sono aumentati i fatturati e il Pil di qualche frazione. È diminuita tuttavia anche la cassa straordinaria perché diverse ditte che vi ricorrevano l'anno scorso hanno cessato l'attività e questo non è un buon segnale. Nel 2016 come è noto l’istituto non è più previsto e quindi il dato continuerà a calare: probabilmente quindi aumenterà l'ordinaria».

Preoccupazione anche per l’aumento di febbraio, sebbene anche in questo mese - recita il Rapporto - “come ammette la stessa Inps, il dato sulla cassa ordinaria risente di un significativo blocco amministrativo che ha rallentato le autorizzazioni in molte province o, addirittura, bloccato in alcune (14)”. Su scala nazionale, a febbraio la richiesta delle imprese di questo importante ammortizzatore sociale ha raggiunto circa 60,2 milioni di ore con un aumento su gennaio del 5,7%. Sono stati salvaguardate nel mese 354 mila unità di lavoro. L’analisi per singola gestione, mostra una forte crescita della cassa integrazione ordinaria (+ 243,7%) e della cassa in deroga (+10,2%), a fronte della diminuzione della pur alta cassa straordinaria (-9,3%). A livello di macro-aree, si registra un aumento nel Mezzogiorno (+215,3%), a fronte di una diminuzione del Centro (-31,1%) e del Nord (-5,3%).(l.m.)













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