Le banche anticipano i contributi
Accordo con Provincia e Confidi per rendere subito disponibili gli aiuti pubblici e aumentare la liquidità
TRENTO. La liquidità delle imprese è Il problema maggiore della crisi economica internazionale. Non girano denari, le banche sono rimaste a secco, saltano gli investimenti e la produzione non avanza. E così anche l’ente pubblico deve dare corpo alla fantasia per trovare gli strumenti in grado di sbloccare questa situazione. Ieri la giunta ha trovato un nuovo sistema, contando sulla collaborazione delle banche che operano sul territorio e dei consorzi di garanzia, già impegnati a consolidare le loro fondamenta per offrire più opportunità alle aziende nel rapporto con gli istituti di credito. La Provincia ha messo a disposizione 50 milioni di euro (se fosse necessario è già pronta una seconda rata) per consentire a alle banche di anticipare alle imprese beneficiare di contributi l’incasso immediato. Oggi infatti la Provincia distribuisce i contributi in rate diluite fino a 10 anni. L’accordo di ieri, invece, consente alle imprese di incassare tutto e subito in modo da avere a disposizione una consistente liquidità per affrontare il momento difficile. La decisione di ieri si concretizzerà in un finanziamento accordato dalla banca all’impresa fino ad un massimo di 2,5 milioni. All’azienda viene richiesto il rispetto di alcune ocndizioni affinché le annualità spetanti alel imprese possano ritenersi certe. Determinante per la fattibilità dell’operazione è l’intervento dei Confidi che concederanno la garanzia sul finanziamento bancario. «Ritengo che questo nuovo strumento - ha spiegato il presidente Dellai - possa contribuire a dare una boccata d’ossigeno alle imprese, soprattutto a quelle del settore alberghiero che spesso, malgrado costi di investimento superiori alle previsioni hanno dovuto scontare soprattutto in questa ultima stagione invernale una significativa riduzione dei propri margini».
Il plafond di 50 milioni potrà essere ampliato se vi fossero maggiori richieste. Ad oggi i contributi che potrebbero essere anticipati d’un botto ammontano a circa 150 milioni di euro e coinvolgono un migliaio di aziende. Le richieste di accesso al fondo vanno presentate entro il primo luglio. Gli enti di garanzia provvederanno a stipulare convenzioni con gli istituti di credito per disciplinare le condizioni di tasso di garanzia da applicare agli interventi ammessi ai benefici del fondo, che potranno anche differenziarsi in funzione delle classi di rischio delle imprese. I beneficiari dell’intervento sono le imprese appartenenti ai settori economici dell’artigianto, del commercio, della cooperazione, dell’industria e del turismo che non si trovino in difficoltà.
©RIPRODUZIONE RISERVATA