il costo della vita

La deflazione arriva anche a Trento

I nuovi dati sui prezzi: nel capoluogo -0,6% nell’ultimo mese. I consumatori: «Colpa del drammatico crollo dei consumi»



TRENTO. La deflazione arriva con forza anche a Trento: a settembre i prezzi nel capoluogo sono diminuiti dello 0,6% in un mese, azzerando di fatto la crescita del prezzi negli ultimi dodici mesi che si è attestata a +0,1%. A determinare il dato di forte calo è stato il salto all’indietro di addirittura il 3% del settore dei trasporti, seguito dal -1,0% della cultura, del -0,5% dei prezzi di abbigliamento e calzature, del -0,4% delle comunicazioni e di alberghi ed esercizi pubblici e del -0,2% dei settore mobili e servizi per la casa.

Anche a livello nazionale i dati a settembre indicano una deflazione dei prezzi segnando a settembre un calo dello 0,2%, rispetto allo stesso mese del 2013 e dello 0,4% rispetto ad agosto.

«La deflazione è dovuta al drammatico crollo dei consumi e alle difficoltà che hanno le famiglie ad arrivare a fine mese»: è il commento di Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori. L’associazione ricorda che «la spesa per consumi delle famiglie residenti è scesa rispetto ai valori pre-crisi dell’8,05%, passando dai 985 mld del 2007 a 906 mld del 2013, con un crollo di 79 miliardi. Anche a prezzi correnti la spesa è scesa in soli due anni, dal 2011 al 2013, di oltre 29 mld. Dati impressionanti. Per l’associazione di consumatori si dovrebbe però notare anche che la riduzione dei prezzi, al di là dei motivi che l’hanno determinata, consente, in termini di diminuzione del costo della vita, un risparmio di 67 euro su base annua per una famiglia di 3 persone. Nonostante la deflazione a livello medio nazionale, si evidenziano notevoli disparità a seconda della città. Bolzano risulta la città più cara d’Italia, con un’inflazione dell’1% ed un aggravio di spesa, per una famiglia di 3 persone, pari a 452 euro su base annua».













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