Gli imprenditori cristiani di Trento: «Più donazioni per sostenere iniziative meritevoli»
Ucid, in programma anche un confronto sull’intelligenza artificiale. Assegnata una borsa di studio alla neolaureata Benedetta Frigione
TRENTO. Assemblea quest’oggi dei soci della sezione Ucid di Trento, una sezione che pur collocata in una realtà economica di modeste dimensioni, con i suoi 200 soci è la seconda d’Italia. Fondata nel 1992, da un gruppo di imprenditori e dirigenti d’azienda, è stata guidata con lungimiranza e grande spessore culturale per oltre un ventennio dal cav. del Lavoro Gino Lunelli, quindi da Marcello Carli e da due anni presieduta da un altro imprenditore, Sandra Zeni. Assegnato con l’occasione il premio Ucid, con borsa di studio per una tesi di laurea sul tema smart working in collaborazione con il rettore dell’Università di Trento il prof. Flavio Deflorian assegnata alla neo laureata Benedetta Frigione.
Il presidente Zeni ha illustrato le attività svolte durante lo scorso anno, e sulle iniziative già calendarizzate dal prossimo autunno che sono già stati delineati dal consiglio: «Ci confronteremo con degli esperti di economia, per comprendere meglio il quadro nazionale e internazionale e con gli esperti di intelligenza artificiale, aspetto questo, ha ricordato Zeni, che destinato a rivoluzionare la nostra epoca. Non a caso oggi al G7 ne ha parlato dal suo alto magistero anche Papa Francesco». «Il nostro obiettivo, ha ricordato il presidente, è quello di renderci imprenditori e dirigenti migliori». Questo, senza dimenticare i momenti religiosi a Natale e Pasqua, con riflessioni appropriate del nostro don Bruno. Interessanti anche gli incontri con CUAMM, Medici per l’Africa e quello dedicato alla criminologia.
L’assemblea svoltasi presso le Cantine Ferrari, ha avuto una seconda fase, come da tradizione, a Villa Margon grazie all’ospitalità della famiglia Lunelli, fase alla quale sono stati invitati i vertici del mondo del lavoro, dell’economia, degli ordini professionali, una presenza totale di oltre 80 persone. I lavori aperti dalla messa celebrata dal vescovo emerito mons. Luigi Bressan, e dal consulente UCID don Bruno Tomasi. Nell’omelia mons. Bressan ha sottolineato come “la fede sia generatrice d’impegno a favore degli ultimi, dei più bisognosi, e di coraggio per affrontare anche le situazioni difficili della vita di ciascuno di noi cominciando da chi ha responsabilità dirigenziali”. Su questi temi è tornato anche Zeni, che ha affermato come «la fede sia uno dei fattori che ci uniscono e da essa discende la fiducia nelle nostre famiglie, nelle nostre imprese ed attività, in tutte le persone che quotidianamente ci aiutano a realizzarle».
«La linea rossa che lega questi momenti è lo spirito di condivisione cristiana con cui ciascuno di noi certamente li ha vissuti», ha ricordato il presidente.
«Le nostre aziende sono medie, medio piccole e per quanto ciascuno di noi ogni anno voglia aiutare lo può fare con iniziative a loro volta medie, medio piccole. Vi ho quindi proposto, di affiancare alla quota di adesione annuale, utile appena per mantenere in vita l'associazione e promuovere qualche iniziativa, la possibilità di donare di più per unire le forze nell'aiutare qualche iniziativa meritevole. Solo così può avere senso partecipare ad UCID, noi non dovremo pensare di entrare in uno di quei club dove la quota di adesione assolve da qualunque altro impegno gli aderenti. Sarà il direttivo a studiare alcune ipotesi e farvi delle proposte, dopo l'estate ha concluso il presidente».